Ecoturismo: una filosofia del viaggiare a misura di ambiente

Derivazione diretta del pensiero ecologista, l’ecoturismo può essere tradotto semplicisticamente in viaggi che non danneggino l’ambiente e che anzi, facendo di quest’ultimo il vero elemento di attrazione, siano in grado di soddisfare le aspettative economiche e le esigenze territoriali locali. Indubbiamente, l’ecoturismo è una metodologia di viaggiare che supera (e si propone di superare) i […]

Derivazione diretta del pensiero ecologista, l’ecoturismo può essere tradotto semplicisticamente in viaggi che non danneggino l’ambiente e che anzi, facendo di quest’ultimo il vero elemento di attrazione, siano in grado di soddisfare le aspettative economiche e le esigenze territoriali locali. Indubbiamente, l’ecoturismo è una metodologia di viaggiare che supera (e si propone di superare) i modelli di turismo consumistico, consentendo in quanto tale una migliore conoscenza di se stessi e degli altri e promuovendo un turismo dichiaratamente naturalistico, per il quale la motivazione principale dei visitatori è costituita dall’osservazione e dall’apprezzamento dell’habitat naturale, nonché dal rispetto e dalla salvaguardia della cultura tradizionale delle popolazioni del luogo. Non  a caso, l’ecoturismo può essere ricondotto nella categoria più generale del “turismo responsabile” che, giusta la definizione adottata dall’assemblea dell’AITR (Ass.ne italiana turismo responsabile) il 9 ottobre 2005 a Cervia, è “il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica, e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il Turismo Responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile, e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori”. La rapida ascesa dell’ecoturismo è stata opportunamente sottolineata dalle Nazioni Unite, che il 30 luglio 1998 hanno proclamato il 2002 “Anno Internazionale dell’Ecoturismo”, con il diretto coinvolgimento di organismi quali l’Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO-World Tourism Organization) ed il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP- United Nations Environment Programme), e promuovendo tutta una serie di attività volte ad offrire una panoramica completa del mercato dell’ecoturismo, tracciando un quadro esaustivo di ciò che viene offerto da parte dei Tour Operators nazionali (sia sul mercato interno che estero) e di quelle che sono le motivazioni e le aspettative dei turisti che si orientano verso questo nuovo modo di viaggiare. Per l’occasione Elisabeth Boo, una delle maggiori esperte di problematiche ecologiche, ha affermato che “ l’ecoturismo è un turismo naturalistico che promuove la conservazione e lo sviluppo sostenibile, generando risorse finanziarie per parchi, riserve e comunità che vivono all’interno di esse o nelle vicinanze, creando programmi di educazione ambientale per i turisti e le popolazioni locali”, definizione indubbiamente felice dalla quale possiamo ricavare le seguenti considerazioni di massima:

1)      L’ecoturismo rientra nel genus del turismo sostenibile, il che vuol dire che esso deve essere ecologicamente compatibile, economicamente conveniente e socialmente equo nei riguardi della comunità. La sostenibilità del turismo richiede perciò che quest’ultimo integri l’ambiente naturale, culturale ed umano, rispettando il fragile equilibrio che caratterizza molte località turistiche e valutando con la massima attenzione i propri effetti sul patrimonio culturale e sulle dinamiche tradizionali di ogni comunità locale;

2)      Il contributo attivo del turismo ad uno sviluppo sostenibile (e dunque eco-compatibile) si traduce di necessità nel riconoscimento  degli elementi e delle attività tradizionali di ogni comunità locale, ed il rispetto e sostegno alla identità, cultura ed interessi delle stesse devono avere sempre un ruolo centrale nella formulazione delle strategie turistiche, soprattutto nei paesi in via di sviluppo;

3)      L’ecoturismo presuppone solidarietà, rispetto reciproco e partecipazione da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo, ad iniziare dai membri della comunità ospitante, diretti beneficiari delle iniziative eco turistiche; indispensabile sarà inoltre il contributo fornito dagli altri protagonisti del fenomeno, quali tour operators di settore, ecoturisti ovviamente, ONG, associazioni ambientaliste ed associazioni locali a vario titolo coinvolte dall’iniziativa, il cui operato congiunto consentirà di valorizzare, consolidare e diffondere i principi di questa straordinaria filosofia del viaggiare.

Giuseppe Di Braccio

 

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