Che bella favola!

Allora, oggi si parla di Fukushima che getta ombre di morte sul Giappone, le scarica nell’oceano e le allunga fino a noi, una serie di guerre e rivoluzioni nel Nord Africa cariche di morti sui loro territori e di conseguenze per i nostri equilibri di potere, disastri ambientali con morti e distruzioni senza precedenti dall’altra […]

Allora, oggi si parla di Fukushima che getta ombre di morte sul Giappone, le scarica nell’oceano e le allunga fino a noi, una serie di guerre e rivoluzioni nel Nord Africa cariche di morti sui loro territori e di conseguenze per i nostri equilibri di potere, disastri ambientali con morti e distruzioni senza precedenti dall’altra parte dell’oceano, mai finiti anzi sempre seguiti da altri più grandi, di politici inaffidabili e capaci di dire barzellette sconce di pessimo gusto in pubblico, e, peggio ancora, di gente che ride adorante e cieca, di disoccupazione giovanile ed inflazione sempre crescenti, di Napoli che affonda nei rifiuti, il territorio, la Campania felix, avvelenato da rifiuti tossici di industrie rapinose ed irresponsabili.

Ed allora per un giorno, sì, anzi per poche ore, i nostri occhi hanno avuto la fortuna di riempirsi di gioia per l’incanto delle immagini del matrimonio di Casa Windsor. Sorprendente la messa in scena all’interno di Westminster Abbey, mi aspettavo  cascate di fiori bianchi insieme ai tappeti rossi, ma che gusto ovvio e pacchiano! No! Alberi interi, aceri credo, invece! A trasformare in un maestoso viale alberato la navata di Westminster, che straordinario colpo d’occhio quando le telecamere lavoravano dall’alto! Ai lati  una festa di cappellini, dalle forme e misure fantasiose, coloratissimi ed ornati di piume, fiori, fiocchi e frutta, ad indicare l’appartenenza alla nobiltà di sangue blu d’oltre Manica. Indimenticabili il tondino scuro spiritosissimo in fronte a Victoria Beckham, e l’assenza o quasi, di copertura del capo della disinvolta signora Cameron. Inni e cori in chiesa, durante la cerimonia, parte fondamentale del rito anglicano. Dopo, fuori, lungo gli spaziosi viali alberati di Londra, carrozze trainate da maestosi e lucidissimi cavalli, guardie e militari in coloratissime e perfette uniformi, sfilano tra ali di folla plaudente, entusiasta e commossa. Un perfetto spettacolo da favola.

I protagonisti più belli di così, impossibile immaginarli. Lui un giovanotto biondo ed atletico dal volto gradevole, lei bellissima, sottile ed elegante, dal portamento regale e deciso.  La giacca rossa con fascia blu di lui, l’abito di lei di linea sobria e raffinatissima di  seta e pizzo, mettono decisamente fuori posto ogni gossip di premeditata scalata sociale. Perché non voler credere ad una vera storia d’amore? Come in una vera favola. Sì, indubbiamente la scalata sociale della bella Kathy e della sua famiglia è innegabile, ma ciò non toglie che si possa credere ad un rapporto di coppia saldo, fondato su amore e stima reciproca.

Il ruolo che attende la novella Duchessa di Cambridge è complesso, ricco di aspetti simbolici,  culturali e sociali. Il Regno Unito è una monarchia ed una democrazia, una monarchia di antichissima istituzione, con tradizioni radicate, condivise ed amate dai sudditi,  cittadini felicissimi di esserlo, liberissimi di esprimere le loro opinioni, tutti quanti difesi da un sistema parlamentare che ha dato personaggi che hanno fatto la storia,  la storia nostra, gente che vive sul continente, oltre che la loro, gente che vive su un isola in mezzo all’oceano. E dunque la bella Kathy, giovane donna decisa, intelligente e colta, con le sue origini borghesi, la cultura e la bellezza, sembra fatta proprio per impersonare e riassumere in sé le qualità necessarie a rappresentare la Storia dei Windsor nel XXI secolo, all’interno del suo paese  e nel resto del mondo. Da augurarle di essere più felice e serena della infelice suocera sconosciuta da lei ed ancora presente nella mente e nel cuore di tanti.

Emanuela Medoro

 

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