Test su criceti, esposto per violazione legge procreazione

Una ricerca sul papilloma-virus negli spermatozoi dell’uomo, con l’effettuazione di un test sui criceti, crea scompiglio a Padova dove un esposto anonimo ai Nas ha ipotizzato che l’equipe delle Università di Padova e l’Aquila che l’ha eseguito abbia violato la legge 40 del 2004, che impedisce incroci tra specie diverse. Ma il coordinatore della ricerca, […]

Una ricerca sul papilloma-virus negli spermatozoi dell’uomo, con l’effettuazione di un test sui criceti, crea scompiglio a Padova dove un esposto anonimo ai Nas ha ipotizzato che l’equipe delle Università di Padova e l’Aquila che l’ha eseguito abbia violato la legge 40 del 2004, che impedisce incroci tra specie diverse. Ma il coordinatore della ricerca, il prof. Carlo Foresta, presidente Siam (società italiana di andrologia e medicina della sessualità), nega recisamente ogni violazione normativa: “si tratta solo di notizie scandalistiche. Le legge 40 vieta l’inseminazione. Noi ci siamo attenuti scrupolosamente al test di penetrazione. L”hamster test’ è applicato a livello internazionale”. La notizia dell’esposto anonimo inviato ai carabinieri del Nas era stata pubblicata da ‘Il Mattino di Padova’. “Nel test – spiega Foresta – ci si limita a guardare se lo spermatozoo umano ‘supera’ la membrana dell’ovocita del criceto. Spermatozoo e ovocita non producono i pro-nuclei, non fertilizzano”. Tanto rumore per nulla, secondo l’andrologo padovano, il quale annuncia che con la sua equipe è pronto a cautelarsi dal punto di vista legale. “E’ tutto riportato nelle linee guida internazionali per le ricerche sulla riproduzione, e così è anche in Italia – precisa -. L’Università dell’Aquila, che ha materialmente eseguito il test, ha in corso diversi progetti con il Miur che prevedono l’hamster test”. “Sono metodiche consentite dalla legge e codificate. E’ fuori di luogo parlare di fecondazione” insiste lo scienziato. La ricerca coordinata da Foresta – pubblicata su riviste scientifiche internazionali e presentata al recente convegno sulla medicina della riproduzione ad Abano Terme – ha dimostrato che quando in una coppia il liquido seminale dell’uomo è positivo al papilloma-virus il successo riproduttivo è ad alto rischio e vi è un’impennata della percentuale di aborti.

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