Delitto Rea: Castelli, ci onoriamo presenza esercito

“Nutriamo la massima fiducia verso la magistratura e auspichiamo che chi si è macchiato di questo orribile delitto venga presto condannato alla pena che merita. Quale che sia la sua professione. Per il resto, continueremo a onorarci della presenza nella nostra città dell’esercito e dei tanti professionisti in grigioverde che da decenni operano ad Ascoli”. […]

“Nutriamo la massima fiducia verso la magistratura e auspichiamo che chi si è macchiato di questo orribile delitto venga presto condannato alla pena che merita. Quale che sia la sua professione. Per il resto, continueremo a onorarci della presenza nella nostra città dell’esercito e dei tanti professionisti in grigioverde che da decenni operano ad Ascoli”. Lo ha detto in apertura della seduta del consiglio comunale il sindaco Guido Castelli, intervenuto sul clima instauratosi in città a seguito del terribile omicidio di Carmela Melania Rea e in particolare su quelle che ha definito “grottesche e malevole” ricostruzioni del rapporto tra la città e il reggimento Piceno. Le dichiarazioni del primo cittadino hanno ricevuto l’ approvazione di tutte le forze politiche consiliari. Castelli ha sottolineato il rapporto di grande amicizia e di collaborazione fra Ascoli e le istituzioni militari presenti in città. Prima con la scuola Allievi ufficiali, tra il 1952 e il 1976, poi dal 2000 ad oggi, con l’unico centro di addestramento per soldatesse: ben 17.000 quelle che si sono addestrate ad Ascoli e 6.000 di queste, oggi, sono stabilmente in forza all’esercito. “Sono donne che si sono distinte anche nelle missioni all’ estero e alcune sono assurte ai gradi ufficiali. Queste donne meritano il nostro rispetto. La nostra – ha detto Castelli – non é una difesa di ufficio ma, al contrario, la testimonianza di un rapporto positivo e aperto che ha sempre legato la città al reggimento Piceno. Noi respingiamo gli attacchi che la macchina del fango va dirigendo su questa istituzione”.

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