Duns Scoto il Film in Anteprima Regionale al Cineteatro comunale di Teramo

La Fraternita Laicale Domenicana di Teramo e la Famiglia dei Francescani dell’Immacolata di Teramo, presentano il convegno:“La Passione di Gesù in Santa Caterina da Siena e nel Beato Giovanni Duns Scoto” che si svolgerà, dalle ore 16:30 di lunedì 16 maggio 2011, al Cineteatro Comunale di Teramo.  Dopo il saluto benedicente di S. Ecc. Michele […]

La Fraternita Laicale Domenicana di Teramo e la Famiglia dei Francescani dell’Immacolata di Teramo, presentano il convegno:“La Passione di Gesù in Santa Caterina da Siena e nel Beato Giovanni Duns Scoto” che si svolgerà, dalle ore 16:30 di lunedì 16 maggio 2011, al Cineteatro Comunale di Teramo.  Dopo il saluto benedicente di S. Ecc. Michele Seccia Vescovo di Teramo e Atri, a coordinare i lavori dei relatori sarà il professor Adelmo Marino, storico; la professoressa Gabriella Anodal, religiosa delle Missionarie della Scuola, storica di S. Caterina da Siena, relazionerà il tema della Passione di Gesù secondo la santa senese; il professor Girolamo. M. Pica, membro della Commissione Scotistica, secondo il beato teologo francescano scozzese Giovanni Duns Scoto; il giornalista Nicola Facciolini, laico domenicano, illustrerà la figura e l’opera di Duns Scoto nel pontificato del Beato Giovanni Paolo II. Il Grande Karol J. Wojtyla, il Papa del “Totus Tuus” e della Divina Misericordia, lo creò Beato il 20 marzo 1993, definendo il teologo francescano:“cantore del Verbo incarnato, difensore dell’Immacolato concepimento di Maria, torre della fede, maestro di più alto prestigio, maestro di coerenza tra fede e ragione, teologo insigne e serio, maestro di pensiero e di vita, cantore dell’Immacolata, autore del terzo millennio, maestro del primato di Cristo”. Seguirà un ricordo di padre Benedetto Carderi, illustre domenicano e cittadino onorario di Teramo, a cura dei professori Adelmo Marino e Marcello Sgattoni il quale relazionerà sul “lascito dei Domenicani alla Biblioteca Delfico”. Seguirà la proiezione, in anteprima regionale per l’Abruzzo, del film “Duns Scoto” (Italia, 2010, per la regia di Fernando Muraca e la direzione della fotografia di Massimo Lupi) in concorso al Festival internazionale del cinema cattolico “Mirabile dictu” di Roma (che si svolge nella Città del Vaticano, dal 12 al 21 maggio 2011 sotto l’Alto Patronato del Pontificio Consiglio per la Cultura) con tre nominations per le categorie: miglior film, migliore regista, migliore attore protagonista (Adriano Braidotti nel ruolo di Giovanni Scoto). Film scritto da Fernando Muraca, a partire dal libro di p. Stefano Maria Manelli,“Beato Giovanni Duns Scoto” pubblicato da Casa Mariana Editrice. Un evento per tutti i giovani abruzzesi, per tutti i teramani, per tutte le parrocchie della Diocesi di Teramo e Atri. Convegno e film godono del benedicente patrocinio di Mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo e Atri, dei Padri Francescani dell’Immacolata e dei Padri Domenicani. E del patrocinio dell’Ufficio diocesano per il Progetto Culturale e del Centro Ricerche Personaliste di Teramo. Dichiara p. Rosario M. Sammarco, rettore del sacro convento dei Padri Francescani dell’Immacolata e della chiesa di San Domenico in Teramo:“Penso che questa sia una delle poche volte che queste due figure, Santa Caterina e il Beato Giovanni Duns Scoto, vengono accostate, forse perché appartengono a mondi che paiono diversi. Il secondo, il B. Duns Scoto, grande teologo, tenace sostenitore del Primato Assoluto di Cristo e dell’Immacolata Concezione di Maria; la prima, Santa Caterina, illetterata giovane donna senese, cui viene attribuita una visione nella quale, in ossequio alla posizione teologica allora vigente presso la Scuola Domenicana, cui ella è legata, la Madonna afferma categoricamente di non essere immacolata. Questa donna, che nel giro di poco tempo ha meritato di essere elevata agli onori degli altari e poi proclamata Dottore della Chiesa, patrona d’Italia e d’Europa; e il grande teologo che, pur avendo dovuto subire l’esilio per la sua fedeltà al Papa e alla Chiesa e pur avendo dato un contributo notevolissimo a che il Mistero Cristiano venisse sempre più conosciuto e approfondito, solo nel 1993, a più di 600 anni dalla morte ha visto riconosciuti i suoi meriti dalla stessa Chiesa. Ma, più che su quello che divide queste due belle figure praticamente contemporanee, con questo convegno noi vogliamo mettere in luce quello che le unisce: l’amore a Gesù Crocifisso, ed è per questo che il tema è: La Passione di Gesù in S. Caterina da Siena e nel B. Giovanni Duns Scoto. Se nella Chiesa già troppe sono le divisioni, spesso inutili, attraverso questi due grandi santi vogliamo guardare a ciò che ci unisce; vogliamo meditare sull’amore di Cristo per noi; considerare a quale prezzo siamo stati pagati; vogliamo essere resi partecipi di quello stesso amore che ha infiammato questi due santi per avvalercene per la nostra santificazione. Su Caterina da Siena – rivela p. Rosario M. Sammarco – sono stati già girati diversi film: è un personaggio ormai già ampiamente conosciuto. Sul Beato Giovanni Duns Scoto, invece, finora poco si è visto, nulla a livello cinematografico. I Francescani dell’Immacolata e la TVCO hanno raccolto la sfida di produrre un film, il primo film in assoluto, su questa figura. Ne è venuto fuori un gran bel film, che in occasione di questo convegno vogliamo presentare in anteprima regionale per l’Abruzzo. È un film molto particolare, nato da una di quelle folli idee che ogni tanto passano per la testa di alcune persone che amano la Vergine; un film che è il frutto dell’amicizia di alcuni che hanno creduto in questo progetto, e di tanti che, per amore dello stesso, hanno saputo sacrificare anche tante cose che avrebbero potuto pretendere. Un film, ancora, che è maturato ed è stato girato in un contesto di povertà di mezzi, ma anche di grande affiatamento tra tutti coloro ci hanno lavorato e che erano uniti dall’amore alla Vergine e all’Eucarestia. Ne è venuto fuori un lavoro pregevolissimo, al punto da attirare l’attenzione della critica che ne ha proposto la premiazione all’International Catholic Film Festival di Roma, e che sono sicuro non potrà che far riflettere non solo chi crede, ma anche chi non crede”. Un evento per tutti gli abruzzesi, per tutti i teramani, per tutte le parrocchie della Diocesi di Teramo e Atri.

La produzione del nuovo, inedito per l’Abruzzo, film “Duns Scoto” sulla figura del filosofo e teologo francescano di origine scozzese, è finita nell’ottobre 2010. Nel cast Raffaele Proietti, Sebastiano Colla, Alessandro Chini (fra Guglielmo di Occam), Camilla Diana (S. Agnese di Assisi nel film “Chiara e Francesco” di Fabrizio Costa). Nei “flash back” il ruolo di Duns Scoto bambino è interpretato dal piccolo Emanuele Maria Gamboni che insieme ad Adriano Braidotti abbiamo già visto accanto a Gigi Proietti nel film Rai fiction – Lux Vide “Preferisco il paradiso”, sulla vita e l’opera di S. Filippo Neri. Si tratta di un lungometraggio di 85 minuti in alta definizione girato in Italia, nell’abbazia e nella tenuta di Montelabate di Perugia e sulla costa anconetana. È una novità di assoluto rilievo nell’attività di un Istituto religioso come i Frati Francescani dell’Immacolata che pur impegnati nell’apostolato dei mass media, in fedeltà al loro carisma che si ispira a San Massimiliano Maria Kolbe, si cimentano ora nel Cinema, oltre che nella produzione documentaristica. Il film “Duns Scoto” esordisce con il drammatico momento nel quale il giovane professore francescano, fedele al Papa e integro di coscienza, si allontana dalla Sorbona per aver rinunciato a sottoscrivere il libello del re Filippo il Bello contro Bonifacio VIII. Il suo cammino verso Oxford non è solo un viaggio nello spazio, ma anche nel tempo e nella fede poiché confiderà a un giovane novizio che lo accompagna, la storia della sua vocazione. Duns Scoto rientrerà pochi anni dopo a Parigi ove proseguirà il suo insegnamento di alto livello instaurando un ottimo rapporto con i suoi studenti, ma anche suscitando gelosie. Gli sarà lanciato il guanto di sfida dai professori Domenicani (san Domenico nel 1216 fu il primo a diffondere in Europa il Santo Rosario da 150 grani, il primo a cingerne i suoi frati per l’immenso amore domenicano alla Madre di Dio) sulla dimostrabilità dell’Immacolata Concezione di Maria, teoria all’epoca ancora controversa. A modo di contro trama, la storia del nobile Luis (Sebastiano Colla), studente della Sorbona, che s’innamora di Maria, un’umile ma bella e pia fanciulla interpretata da Camilla Diana, alterna drammaticità e speculazione a momenti di struggente umanità quotidiana medievale, assai rara nel cinema. Interessanti i dubbi e le idee eterodosse del giovane fra Guglielmo (il famoso volontarista d’Occam) interpretato da Alessandro Chini, amorevolmente e puntualmente corretto dal suo maestro Giovanni Duns Scoto. Il film si conclude nell’apoteosi della vittoria di Duns Scoto, riconosciuta sia dai legati papali sia dai professori Domenicani nel corso della disputa teologica della Sorbona. A suggello del fatto che, come ebbe a dichiarare Santa Caterina da Siena, “in verità Domenico e Francesco sono stati due colonne della Chiesa! Francesco con la sua povertà che gli fu propria, Domenico con la scienza”. 

Durante le riprese e per le scene della disputa si è arrivati fino a cento comparse con altrettante riproduzioni di abiti medievali curati da Angelo Poretti e Monica Sarracchini.

La direzione della fotografia è stata affidata a Massimo Lupi (Il commissario Rex) che ha ben saputo avvalorare esteticamente le scene di interni ed esterni che si susseguono di notte e di giorno con l’uso di numerosi e suggestivi piani sequenza. Perché un vero film su Duns Scoto prodotto da poveri francescani? “L’ispirazione – spiegano i Francescani dell’Immacolata – è nata dallo spontaneo desiderio degli alunni dello Studio Teologico Immacolata Mediatrice (STIM) in occasione del settimo centenario dalla morte del beato nel 2008. Lo scopo del film è duplice. Il primo è quello di rendere più popolare la figura del b. Giovanni Duns Scoto in vista di una sua canonizzazione che lo renderebbe candidato al titolo di Dottore della Chiesa. Il secondo è dare un contributo alla Chiesa nel patrocinio dell’arte in un ambiente post-cristiano. Il cinema è uno strumento sensibilissimo, che può contribuire alla crescita di un vero umanesimo e, in definitiva, alla lode che dal creato si eleva verso il Creatore. È necessario umanizzarlo attraverso la spiritualità e l’ingresso dei cristiani, un tempo leaders dell’innovazione artistica, che oggi si trovano ai margini dell’ambiente culturale”.

L’evento vuole contribuire alla diffusione dei valori cristiani attraverso il buon cinema. “Bello a dire”. Il Cineteatro comunale di Teramo ha il privilegio di ospitare la visione di una pellicola in concorso al Festival internazionale del cinema cattolico “Mirabile dictu” di Roma, giunto alla seconda edizione. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, l’Auditorium del Vaticano in Via della Conciliazione a Roma, ospita una kermesse cinematografica molto interessante.

Dopo il successo del primo anno, ecco la seconda edizione dell’International Catholic Film Festival, che si svolge da giovedì 12 a sabato 21 maggio 2011. La manifestazione nasce con l’intento di dare spazio ai produttori e ai registi di film, documentari, docu-fiction, serie tv, cortometraggi e programmi che promuovono valori morali universali e modelli positivi.
Quest’anno ci sarà anche una novità: un premio speciale della Fondazione Capax Dei per un’opera prima. Il film “Duns Scoto” è stato selezionato su un totale di 746 pellicole.

La mission dell’International Catholic Film Festival, indipendente, creato e voluto da Liana Marabini, sotto l’Alto Patronato del Pontificio Consiglio per la Cultura, è quella di presentare la Chiesa di Cristo da una nuova prospettiva che ne esalti l’universalità nello spazio e nel tempo anche nell’arte cinematografica. Mirabile Dictu (Bello da dire, in latino) è un luogo privilegiato di incontro tra attori, registi, creatori di film, accomunati dall’interesse per la storia e i valori della Chiesa. La presidente del Festival, Liana Marabini, è produttrice, regista ed editore. Il premio del Festival, “Il Pesce d’Argento”, è ispirato al primo simbolo cristiano. Verranno attribuiti 5 premi alle opere in concorso, più un premio alla carriera che sarà consegnato all’attore Remo Girone. Le categorie sono: miglior film, miglior documentario, miglior cortometraggio, migliore attrice/attore protagonista, migliore regista, premio alla carriera. La premiazione avrà luogo il 19 maggio durante la cena di gala. Presenterà la serata lo scrittore Valerio Massimo Manfredi. La Giuria, presieduta da Andrea Piersanti, è stata scelta in base al legame profondo con il mondo cattolico ed è composta da: mons. Franco Perazzolo, dalla principessa Maria Pia Ruspoli, dal produttore Carlo Degli Esposti (Palomar Productions), dallo scenografo Gianni Quaranta (premio Oscar per il film Camera con vista). Il Comitato d’Onore, presieduto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, è composto da: Andrea Tornielli, Mauro Marabini, Irene Pivetti, Claudio Scimone, il Principe Sforza Ruspoli, la Baronessa Mariuccia Zerilli Marimò e dal professor Antonino Zichichi, fisico nucleare. Sette le giornate antologiche, di grande interesse per il contenuto e la qualità dei film. Il 12 maggio sarà dedicato a Gesù Cristo nel cinema, mentre il 13 maggio vedremo film ispirati al tema del Sacerdote nell’immaginario collettivo: entrambe le giornate sono curate da Alberto Di Giglio. Saranno proiettati capolavori come “Christus” di Giulio Antamoro, presentato da mons. Marco Frisina, autore delle nuove musiche, e “Io confesso” di Alfred Hitchcock, introdotto da Italo Moscati. Il 14 maggio verranno proiettati tre film di registi molto promettenti, selezionati da Carlo Tagliabue. Una giornata intera – il 15 maggio – sarà riservata ai documentari di turismo religioso, mentre il 16 maggio sarà il giorno dei cortometraggi. Il 17 maggio vedremo Pio XII come protagonista di due film messi a disposizione del Festival dalla Filmoteca Vaticana. Infine, il 19 maggio la giornata sarà dedicata ai film di Remo Girone. Una regista cattolica, Liana Marabini, ha deciso di contrastare tutti gli altri festival cinematografici per illustrare i valori morali universali e i modelli positivi che dovrebbero fare “più notizia”. Lo scorso anni il premio alla carriera è andato a Giancarlo Giannini, che ha lavorato con Luchino Visconti, Ranier Werner Fassbinder, Lina Wertmüller e Tony e Ridley Scott, ed è stato visto di recente insieme a Daniel Craig nella nuova avventura di James Bond. I vincitori sono stati annunciati il 10 giugno in un evento di gala svoltosi sulla terrazza panoramica dei Musei Capitolini. Il premio per il miglior film è andato a Désobéir, una pellicola francese del 2009 diretta da Joel Santoni che racconta la storia di Aristides de Sousa Mendes. Il quale ha salvato la vita di molti ebrei durante la II Guerra Mondiale emettendo visti per il Portogallo: agendo in questo modo, Mendes sfidò il proprio Governo, morendo poi in disgrazia e povertà. La star del film, Bernard le Coq, ha vinto il premio come miglior attore. Il premio per la miglior regia è andato all’irlandese Paul Brady per il suo “Janey Mary”, del 2007, che racconta la storia di una bambina di cinque anni nelle strade della Dublino degli anni Quaranta del Novecento. Il razionamento del periodo di guerra fa morire di fame la popolazione, e la città è in preda alla depressione. L’amicizia tra la bambina e un sacerdote agostiniano è il tipo di storia edificante che si vuole sentire dall’Irlanda proprio in questo momento. Un film sorprendente non ha vinto premi ma ha gettato un barlume di speranza per il cinema americano: “The Confessor”, noto anche come “The Good Shepherd”, di Lewin Webb e con Christian Slater. Slater interpreta padre Daniel Clemens, un furbo faccendiere di public relations della sua Arcidiocesi. Quando visita un sacerdote in carcere per aver rifiutato di infrangere il vincolo del confessionale, il suo stile di vita materialista viene sfidato e si rende conto di ciò che significa davvero servire la Chiesa. “Mirabile Dictu” ha trovato questa pellicola e ha permesso che il suo messaggio positivo venisse trasmesso e che il pubblico potesse godersi Christian Slater in quello che può essere il suo primo ruolo edificante in un film. “Mirabile Dictu” non è il primo della categoria. Il più antico Festival Internazionale Cinematografico e Multimediale Cattolico si tiene ogni anno a Niepokalanow, in Polonia. Quest’anno celebra la 26° edizione. Nel 2009 ha debuttato a Miami con grande successo il “JP2 International Film Festival”. A Roma, tra il festival di Cannes e quello di Venezia, “Mirabile Dictu” è pronto a diventare il caput mundi del cinema cattolico d’autore.  

L’Abruzzo ha così il privilegio di far conoscere l’opera sulla figura del filosofo e teologo francescano Duns Scoto, grazie alla prima produzione cinematografica dei Frati Francescani dell’Immacolata – TVCO.

La proclamazione del dogma dell’Immacolata, verità della fede cattolica, è stata resa possibile proprio dal geniale contributo del grande maestro francescano scozzese. Giovanni Duns Scoto vinse la disputa per affermare l’Immacolata Concezione di Maria all’Università di Parigi nel 1305. Soprattutto grazie ai suoi argomenti l’8 dicembre 1854 il beato Pio IX poté proclamare solennemente il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria. Il beato francescano Duns Scoto, definito da Giovanni Paolo II “un pilastro della teologia cattolica”(OR, 17.02.2002), è passato alla storia soprattutto come il “dottore e il campione dell’Immacolata”. Tanti cattolici sono devoti all’Immacolata ma non conoscono bene il significato di questa verità: Gesù e Maria insieme. Il convegno, la visione del film e il Festival speriamo che possa servire a chiarire le idee in proposito.                                                                

  Nicola Facciolini

Una risposta a “Duns Scoto il Film in Anteprima Regionale al Cineteatro comunale di Teramo”

  1. FM ha detto:

    Interessante!

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