Salone libro: De Fanis, per Abruzzo operazione qualità

Operazione qualità: è la strategia che la Regione Abruzzo, per il tramite dell’assessorato alle Politiche culturali, ha messo in campo in occasione di questa 24 edizione del Salone internazionale del libro di Torino. A sottolinearlo è stato l’assessore alla Cultura, Luigi De Fanis, in apertura della tavola rotonda “Abruzzo crocevia d’Italia”, che ha calamitato le […]

Operazione qualità: è la strategia che la Regione Abruzzo, per il tramite dell’assessorato alle Politiche culturali, ha messo in campo in occasione di questa 24 edizione del Salone internazionale del libro di Torino. A sottolinearlo è stato l’assessore alla Cultura, Luigi De Fanis, in apertura della tavola rotonda “Abruzzo crocevia d’Italia”, che ha calamitato le attenzioni allo stand della Regione Abruzzo al Padiglione Oval. De Fanis ha colto anche l’occasione per ringraziare lo staff dell’assessorato e l’Agenzia di promozione culturale di Sulmona per l’allestimento dello stand e per la gestione dei molteplici appuntamenti con le presentazioni delle proposte letterarie dei trentotto editori presenti al Salone. “E’ stato compiuto un ottimo lavoro, frutto di un grande sforzo. Tutto questo – ha detto De Fanis – ci stimola a fare ancora meglio per il prossimo anno. Intanto, possiamo dire – ha aggiunto – che le luci spente si sono finalmente riaccese e questo rappresenta per l’Abruzzo e per L’Aquila, in particolare, una straordinaria ripartenza, una autentica rinascita culturale e umana”. La tavola rotonda, coordinata dal giornalista Angelo Di Nicola, ha ospitato gli interventi del presidente emerito dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, della scrittrice Dacia Maraini, del presidente della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi, Walter Capezzali, della presidente dell’associazione Editori abruzzesi, Nicoletta Di Gregorio, dello chef e scrittore, Antonio Stanziani e della dirigente del Servizio Politiche culturali della Regione, Paola Di Salvatore. In particolare, Sabatini ha ricordato l’importanza del ruolo dei liberali abruzzesi nel processo di unificazione dell’Italia. Due nomi su tutti: Silvio Spaventa, fratello del filosofo Bertrando e primo ministro abruzzese della storia, originari di Bomba, e il patologo Salvatore Tommasi, nativo di Roccaraso, mediatore per conto del Governo Cavour tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II e decisivo nella promozione dell’annessione degli Abruzzi nel Regno d’Italia. A tal proposito, Sabatini ha illustrato il significato del quadro del 1861 del piemontese Enrico Gamba, intitolato “Voto di annessione dell’Abruzzo” sul plebiscito della campagna romana. Una riproduzione dello stesso quadro occupa la parete centrale dello stand della Regione a Torino. Nel corso della mattinata, è stato presentato anche il volume di Antonio Stanziani e Mario Setta, “L’ultima cena del re, 9 settembre 1943″ sul menù abruzzese dell'”ultima cena” di Vittorio Emanuele III, svoltasi nel castello di Crecchio, prima di partire per l’esilio. I maestri cuochi di Villa Santa Maria e l’associazione culinaria “Custode della tradizione 1563” hanno anche preparato una degustazione con uno dei piatti di quel celeberrimo menù.

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