Made in Italy vola all’estero, export febbraio +21%

Un 2010 brillante per l’export made in Italy: complessivamente, lo scorso anno sono volati nel mondo prodotti manifatturieri per un valore di 332.240 milioni di euro, con un aumento del 15,7% rispetto al 2009, evidenzia una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato. Una volata in parte confermata nei primi mesi di quest’anno. Pur con alcuni stop […]

Un 2010 brillante per l’export made in Italy: complessivamente, lo scorso anno sono volati nel mondo prodotti manifatturieri per un valore di 332.240 milioni di euro, con un aumento del 15,7% rispetto al 2009, evidenzia una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato. Una volata in parte confermata nei primi mesi di quest’anno. Pur con alcuni stop and go, il primo bimestre 2011 ha messo a segno una crescita del 21,2% delle esportazioni rispetto al 2010. Particolarmente robusta la crescita dell’export nei Paesi extra Ue (+27,4%), rispetto al +17,2% fatto registrare nelle vendite sui mercati europei. Nel 2010 una fetta del 56,9% del made in Italy, indica Confartigianato, ha raggiunto i mercati Ue, con vendite cresciute del 14,9%; il restante 43,1% è stato venduto nel resto del mondo (Turchia, Cina, India, Russia e Usa le nostre migliori piazze) con un aumento del 16,7% rispetto al 2009. . Si distinguono per dinamicità le regioni del Nord: la Lombardia lo scorso anno ha esportato made in Italy per 91.546 milioni di euro (il 28,4% del totale). In pratica, la Lombardia, da sola ha invaso i mercati esteri più di quanto abbia fatto tutta l’Irlanda. Segue il Veneto con 44.264 milioni di export (13,7% del totale Italia), tre volte più delle esportazioni realizzate lo scorso anno dalla Grecia. Terzo posto all’Emilia Romagna con 41.136 milioni (12,8%). Seguono Piemonte e Toscana. Complessivamente queste 5 Regioni coprono il 73,4% dell’export 2010. In recupero il Sud: nel 2010 la Sardegna ha fatto registrare un +58,6% dell’export di prodotti manifatturieri, la Sicilia ha visto una crescita del 48%, il Lazio +27,4%. Anche l’inizio del 2011 vede tra i nostri migliori ‘clienti’ la Turchia (+41,4%), Sud Est asiatico (+36,8%), Cina (+35,5%), Russia (+31%), Germania (+24,1%). Tra i prodotti più richiesti, evidenzia lo studio, quelli del settore metalli (+33% rispetto ai primi due mesi 2010), prodotti chimici (+22,7%), apparecchi elettrici (+18,4%), mezzi di trasporto (+17,3%), gomma e materie plastiche (+14,9%), prodotti tessili e dell’abbigliamento (+14%), prodotti alimentari (+12,4%). “I dati confermano che vince sui mercati esteri l’alta qualità di prodotti made in Italy che nascono in larga parte nelle piccole imprese – sottolinea il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini -. Dobbiamo fare di più per preservare e valorizzare questo nostro modello produttivo. Occorre dare alle piccole aziende gli strumenti per aggregarsi e fare massa critica affinché possano continuare a portare nel mondo l’eccellenza della manifattura italiana”.

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