Amministrative: tutti i numeri!

E’ stata una tornata amministrativa connotata da una forte valenza politica a livello nazionale e da un leggero calo nell’affluenza ad eccezione di due comuni simbolo di questa sfida: Torino e Milano. Ma al di là dello scossone che queste amministrative assesteranno agli equilibri politici italiani, in cui circa 13 milioni di italiani hanno rinnovato […]

E’ stata una tornata amministrativa connotata da una forte valenza politica a livello nazionale e da un leggero calo nell’affluenza ad eccezione di due comuni simbolo di questa sfida: Torino e Milano. Ma al di là dello scossone che queste amministrative assesteranno agli equilibri politici italiani, in cui circa 13 milioni di italiani hanno rinnovato le cariche in 1.315 comuni, di cui 20 capoluoghi, e in 11 Province, c’é anche da dire che la tenzone di questi due giorni si chiude anche con una manciata di risultati già acquisti in Sardegna, dove già in mattinata sono stati eletti 10 sindaci in varie province della Regione. Sarà poi analizzato nei prossimi giorni anche il possibile effetto impresso dal voto di oltre 134 mila diciottenni che per la prima volta sono entrati in un seggio elettorale. Undici le città andate al voto con una popolazione superiore a 100 mila abitanti: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara. Arezzo, Barletta e Catanzaro, appena sotto quota 100mila. Nel complesso l’affluenza alle elezioni comunali (con un corpo elettorale di 10.14.5486 cittadini, di cui oltre 5 milioni donne), con l’eccezione del dato del Friuli Venezia Giulia e di un solo comune della Val d’Aosta, è stata pari al 71,09%, oltre un punto in meno rispetto al 72,83% della tornata precedente. In flessione anche il dato relativo alle Provinciali (3.320.146 cittadini, di cui 1 milione e 718.238 donne), dove l’affluenza si è attestata al 59,63%, stabile rispetto al 60,88% precedente. In attesa dello spoglio, è bene ricordare che dei 30 capoluoghi al voto 20 erano governati dal centrosinistra. Analogo il bilanciamento nelle Provinciali, governate fino a ieri da 7 presidenti di Centrosinistra. Frastagliata l’affluenza per le Comunali a livello regionale. Il dato più alto è stato registrato nel Lazio, con il 78%, seguito dall’Umbria (75,93%), Campania (75,64%), Sardegna (75,13%), Puglia (74,08%), Emilia Romagna (72,9%), Piemonte (72,19%), Toscana (71,6%), Veneto (71,37%), Abruzzo (71,33%), Lombardia (70,96%), Friuli Venezia Giulia (71,07%), Marche (69,92%), Liguria (68,74%), Basilicata (68,49%), Calabria (67,59%) e Molise (61,91%). Il record della regione con il più alto numero di sfide è stata la Lombardia, seguita dalla Campania. Interessante sarà anche analizzare l’esito del voto dei 189 Comuni commissariati, come Bologna o Latina, fino al più piccolo comune italiano al voto, Morterone, paesino in provincia di Lecco dove 31 elettori hanno eletto Antonella Invernizzi, sindaco uscente che era stata sfiduciata a dicembre da 7 consiglieri su 10

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