Ferrovie: Chiodi, miglioramenti non si fermano ai confini della città

 “Gli amministratori aquilani non possono pensare di migliorare il sistema ferroviario fermandosi ai confini della città. Per questo i 100 milioni stanziati dal decreto sul terremoto saranno investiti anche per altri interventi che possono arrecare beneficio alla mobilità di tutto l’interno, con ovvi vantaggi, in termini di efficienza, per il territorio colpito dal sisma”. Il […]

 “Gli amministratori aquilani non possono pensare di migliorare il sistema ferroviario fermandosi ai confini della città. Per questo i 100 milioni stanziati dal decreto sul terremoto saranno investiti anche per altri interventi che possono arrecare beneficio alla mobilità di tutto l’interno, con ovvi vantaggi, in termini di efficienza, per il territorio colpito dal sisma”. Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, replica così agli esponenti del PD che stamane hanno denunciato l’utilizzo improprio di risorse destinate dal Governo, nell’immediato post sisma, “esclusivamente” al miglioramento del sistema ferroviario locale. Il presidente Chiodi ricorda che “la programmazione degli interventi, concordata nell’anno 2009, prevede la realizzazione del Ctc Sulmona/Guidonia (il Centro territoriale di coordinamento è la struttura che ottimizza gli scambi sulla tratta, riducendo i tempi di percorrenza dei treni), della metropolitana di superficie, oltre alla verifica sismica per l’adeguamento delle opere d’arte nell’area del cratere”. Sottolinea come il progetto più importante interessa il comune dell’Aquila, pari a 25 milioni di euro, relativo al collegamento veloce Sassa-San Gregorio che contempla la soppressione di 15 passaggi a livello, nuove fermate, sottopassi pedonali e carrabili, viabilità di completamento nelle località in cui vengono soppressi i passaggi a livello. Chiodi, all’appunto del PD su chi abbia avallato questi interventi, replica che “Rete ferrovie Italia ha predisposto tutta la progettazione dell’opera, approvata in conferenza dei servizi e concordata nei numerosi tavoli viabilità con assessori, funzionari e dirigenti del Comune dell’Aquila”. Di più. “Il progetto è pronto con le ultime modifiche condivise proprio con il Comune dell’Aquila e non appena la somma sarà resa disponibile i lavori potranno partire immediatamente, salvo stabilire gli ultimi dettagli in una riunione operativa già convocata presso la Sge”. Del resto, il Presidente osserva come “concentrare i 100 milioni tutti sulla rete ferroviaria dell’Aquila sarebbe impossibile, in quanto non esiste un progetto così grande da assorbire per intero la somma”. “Il Comune avanzi proposte operative di tale portata e di reale beneficio per la popolazione del cratere e se ne potrà riparlare”, sfida il Presidente. Gli unici soldi spesi finora da Rfi nella zona del cratere sono quelli riguardanti lavori alla stazione dell’Aquila e di Paganica, oltre a quelli sulla rete.

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