In Abruzzo rapine -8,3% nel 2010

Il numero delle rapine in banca é diminuito in Abruzzo dell’8,3 per cento nel 2010 rispetto all’anno precedente, passando da 48 a 44. Lo rende noto Ossif, il Centro di ricerca Abi. La percentuale è inferiore a quella media nazionale: 18,4 per cento. In Italia il fenomeno ha riguardato altre 12 regioni oltre all’Abruzzo: Calabria […]

Il numero delle rapine in banca é diminuito in Abruzzo dell’8,3 per cento nel 2010 rispetto all’anno precedente, passando da 48 a 44. Lo rende noto Ossif, il Centro di ricerca Abi. La percentuale è inferiore a quella media nazionale: 18,4 per cento. In Italia il fenomeno ha riguardato altre 12 regioni oltre all’Abruzzo: Calabria (-44,4%, da 18 a 10), Campania (-4,2%, da 119 a 114), Emilia Romagna (-20,5%, da 151 a 120), Friuli Venezia Giulia (-25%, da 8 a 6), Liguria (-48,3%, da 58 a 30), Lombardia (-31,7%, da 445 a 304), Molise (-57,1%, da 7 a 3), Sardegna (-62,5%, da 16 a 6), Sicilia (-44,6%, da 177 a 98), Toscana (-35,2%, da 128 a 83), Trentino Alto Adige (-55,6%, da 9 a 4) e Veneto (-3,7%, da 82 a 79). Nessuna rapina in Valle d’Aosta, mentre restano invariate in Piemonte (144 come nel 2009) e Umbria (17). In generale, nel 2010 sono stati 1.423 i colpi allo sportello, con un calo del 18,4% rispetto ai 1.744 registrati nel 2009. La diminuzione – sottolinea l’Abi – conferma il trend positivo già registrato negli ultimi anni: dal 2007 ad oggi, infatti, le rapine in banca si sono più che dimezzate (-52%). Le banche italiane – sottolinea l’Abi – investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita Guida antirapina che recepisce suggerimenti di Polizia e Carabinieri.

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