Terremoto: aumento depressione in abitanti

Le ferite nella psiche di chi è sopravvissuto al terremoto dell’Aquila sono ancora profonde. Un’indagine del Centro nazionale di epidemiologia e sorveglianza dell’Iss, condotta in collaborazione con le asl abruzzesi e l’università dell’Aquila, ha rilevato infatti un aumento di oltre 10 volte della presenza di sintomi da disturbo da stress post traumatico (dspt) e una […]

Le ferite nella psiche di chi è sopravvissuto al terremoto dell’Aquila sono ancora profonde. Un’indagine del Centro nazionale di epidemiologia e sorveglianza dell’Iss, condotta in collaborazione con le asl abruzzesi e l’università dell’Aquila, ha rilevato infatti un aumento di oltre 10 volte della presenza di sintomi da disturbo da stress post traumatico (dspt) e una crescita di alcuni sintomi depressivi. A spiegarlo è Antonella Gigantesco, coordinatore scientifico del reparto di salute mentale del Cnesps-Iss. Per quanto riguarda il dspt, a un campione di 957 persone “é stato chiesto se negli ultimi 30 giorni avessero sofferto di sintomi come il rivivere continuamente l’evento – precisa Gigantesco – l’evitare persone o situazioni associate al trauma, e stare in un continuo stato di allerta. In questo modo si è visto che il 4,1% aveva manifestato questi sintomi”. Un dato piuttosto alto, se si considera che uno studio internazionale sui disturbi d’ansia, condotto in 5 Stati, tra cui l’Italia, aveva rilevato che il dspt interessava lo 0,4% della popolazione. “Le più colpite sono risultate le persone in difficoltà economica – continua – e affette da malattie croniche, come diabete o tumori. I due terzi degli intervistati con questo problema ne ha parlato con un medico o i familiari o con entrambi, mentre il 40% non si è rivolto a nessuno”. Per quanto riguarda invece la presenza di sintomi depressivi, lo studio Cometes, basandosi sulla rete di sorveglianza del sistema Passi, ha potuto fare il confronto tra la situazione pre e post terremoto. Agli oltre 900 intervistati è stato chiesto se avevano umore triste e assenza di interesse per cose che prima gli piacevano. “Nel 2008 – prosegue Gigantesco – il sistema Passi aveva rilevato la presenza di questi sintomi nel 10% degli aquilani e nell’8% dei residenti in Abruzzo. Dopo il terremoto, gli aquilani con questi due sintomi depressivi sono saliti al 15,7%. Si tratta più spesso di donne, con bassa scolarità, lavoro irregolare e difficoltà economiche”

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