Tumori, Abruzzo: 7.500 nuovi casi tra 2009 e 2010

I dati del Registro tumori dicono che nel periodo 2009-2010 sono stati 3.137 i nuovi casi di tumore maligno su una base di 500 mila abitanti, ovvero le province di Chieti e L’Aquila. Ma da quest’anno il Registro si é esteso anche alla provincia di Teramo e le proiezioni così, anche sulla base dei vari […]

I dati del Registro tumori dicono che nel periodo 2009-2010 sono stati 3.137 i nuovi casi di tumore maligno su una base di 500 mila abitanti, ovvero le province di Chieti e L’Aquila. Ma da quest’anno il Registro si é esteso anche alla provincia di Teramo e le proiezioni così, anche sulla base dei vari referti, si allargano a livello regionale arrivando a 7.500 nuovi casi ogni anno con 5.000 decessi, praticamente il 60% dei malati non ce la fa: ci si cura meglio, ma si muore anche di più. E’ quanto emerge dai dati forniti al prof. Stefano Iacobelli, titolare della cattedra di Oncologia della d’Annunzio e direttore della Clinica oncologica dell’Asl di Chieti, presenti i presidenti delle Fondazioni Carichieti e Carispaq, Mario Di Nisio e Roberto Marotta e il professore Piergiorgio Natali, uno tra i più autorevoli ricercatori in ambito internazionale. Dai dati relativi al biennio 2009-2010 emerge che i più colpiti sono gli uomini, 1.753 casi, ai primi posti il cancro della prostata, della vescica e del colon retto. Mentre per quanto riguarda le donne i casi accertati sono 1.394: ai primi posti mammella, colon retto, utero. Per quanto riguarda il picco di incidenza in rapporto all’eta negli uomini si ha fra 70 e 75 anni, nelle donne intorno ai 60 anni e poi fra 71 e 75 anni. Nel 95% dei casi il tumore colpisce gli uomini sopra ai 50, percentuale che scende all’81% nel caso delle donne. “L’auspicio è che – ha detto fra l’altro Di Nisio dopo aver ricordato che a fine 2003 il Registro fu istituito dalla Fondazione Carichieti che ha acquistato le apparecchiature informatiche e da allora sostiene interamente il costo del personale impegnato nel progetto – dopo la fase di start up sostenuta dalle Fondazioni, anche la Regione Abruzzo e le competenti strutture sanitarie si facciano carico delle problematiche e dei costi inerenti il funzionamento del registro tumori assumendo come propria l’iniziativa. Le Fondazioni bancarie, infatti – ha sottolnato Di Nisio – non devono sostituirsi agli enti pubblici, ma hanno il compito di sostenere iniziative di utilità sociale che, in via sussidiaria, promuovano il miglioramento del benessere e dello sviluppo sociale, culturale ed economico delle comunità di riferimento”. “Il Registro è l’unico strumento in grado di monitorizzare costantemente ed è solo attraverso un censimento effettivo che si possono programmare e coodinare gli interventi sanitari – ha detto dal canto suo Iacobelli che ha ringraziato le Fondazioni bancarie per il loro impegno nel tempo -. Ed è una sorgente davvero unica di dati per fare ricerca”. Per quanto riguarda la prevenzione Iacobelli, oltre agli screening e ai controlli, ha indicato “uno stile di vita sano, mangiare frutta e verdura, non fumare ed evitare ambienti inquinati”

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