Maturandi poco studiosi

Si avvicina, sempre più, il temibile appuntamento con gli esami di maturità, con tre prove in rapida successione a partire dal prossimo 22 giugno ed una piccola novità: un test Invalsi a carattere nazionale uguale per tutti. Per migliaia di ragazzi inizia così il nero periodo della tensione, notti insonni, studio a perdifiato. O meglio, […]

Si avvicina, sempre più, il temibile appuntamento con gli esami di maturità, con tre prove in rapida successione a partire dal prossimo 22 giugno ed una piccola novità: un test Invalsi a carattere nazionale uguale per tutti. Per migliaia di ragazzi inizia così il nero periodo della tensione, notti insonni, studio a perdifiato. O meglio, un tempo era così poiché, pare, che oggi l’esame di maturita’ faccia meno paura, o almeno questo e’ quanto sembra emergere dal sondaggio di studenti.it, dal quale risulta che il 23% degli esaminandi passa sui libri meno di un’ora al giorno. Lo scorso anno erano il 14%. “Se il timore dell’esame di maturita’ si dovesse misurare dalle ore passate sui libri- sottolinea il portale- potremmo dire che i maturandi 2011 temono la prova meno dei maturandi 2010.  Amiconi, poco studiosi, non conoscono le smart-drugs e della maturità temono soprattutto il vuoto di memoria all’orale. Tra le cose che li preoccupano di più ci sono disoccupazione e solitudine e se gli chiedete cosa gli ha lasciato la scuola il 17% di loro vi risponderà “nulla”. Secondo un’indagine condotta, in collaborazione con Swg, da Studenti.it, portale di Banzai leader sul target giovani con 2.604.000 utenti unici mese (Dati Audiweb – Aprile 2011), tra piu’ di 800 maturandi, il 23% di loro in questi ultimi giorni di ripasso studia meno di 1 un’ora al giorno, il 29% passa sui libri tra le 2 e le 3 ore al giorno mentre il 20% tra le 4 e le 5 ore al giorno. Il 12% studia 6-7 ore, il 5% 8-9 ore circa, il 2% dichiara di studiarne 10 mentre il 6% ne studia piu’ di 10″. Se quest’anno “le percentuali maggiori sono tra chi studia meno di un’ora al giorno e tra le fasce 2-3 ore e 4-5 ore, l’anno scorso, nello stesso periodo, le percentuali maggiori erano tra chi studiava 2-3 ore (24%), 4-5 (21%) e 6-7 ore (18%). Gli studenti sembrano temere sempre meno l’esame di maturita’, complice anche una crescente offerta del web di materiale per studiare, di forum in cui chiedere consigli ad altri maturandi e prof, ad app gratuite che consentono di avere appunti, versioni di latino e consigli anche in mobilita’”. Gli studenti che però non potranno contare su cotanta magnanimità da parte di docenti integerrimi, pensano, e sono l’8%, di votarsi a ‘San Bidello’, un po’ angelo e un po’custode della scuola, che intercede in favore dei ragazzi meno studiosi, magari offrendo loro la soluzione in panini imbottiti e brioches farcite. E’ infatti risaputo che a pancia piena si ragioni meglio.  Studenti.it propone persino un decalogo con le 5 ‘cose da fare’ e le 5 ‘cose da non fare’ all’esame orale della maturita’. Dopo aver scelto un look adeguato, optando magari per uno stile oxofordiano, è necessario fare attenzione anche al linguaggio del corpo. E’ consigliabile perciò scongiurare atteggiamenti di chiusura: bocciate quindi le braccia conserte. Bisogna poi mantenere una postura eretta ed evitate risposte da ‘arrampicatori himalayani’ di specchi, non sovrapporsi agli esaminatori, aspettando pazientemente che concludano di esprimere il loro pensiero, anche se con acume e immediatezza si è compreso fin da subito il senso del loro dire. E infine, sempre per una politica parascolastica a favore dell’economicità delle parole, da non sfatare è il tabù del-non-chiedere-mai come sia andato il colloquio.  Domare l’ansia da esami con un comportamento sicuro ma educato, non solo potrà essere di giovamento per il futuro di queste giovani leve, ma servirà per suggellare la fine di un percorso formativo e di accrescimento che trasformerà la classe dei diplomandi 2011 da maturandi a maturati. Su cinque punti  si basa anche il consiglio della psicologa Anna Zanon, che qui offriamo con il più sincero “in bocca al lupo”:

1) Resisti alla tentazione di trasformare  il tempo che ti separa dall’esame in una maratona di studio: arriveresti all’esame stremato e stressato. Per rendere al meglio durante l’esame, cerca di alternare momenti di studio con momenti di svago.

2) Utilizza la visualizzazione creativa. La tua fantasia ti fa brutti scherzi, e ti trovi ad immaginare di fare scena muta, preso dal panico? Utilizza la tua fantasia per immaginare invece di poter superare facilmente l’esame, restando calmo e parlando con disinvoltura. Tanto più  riuscirai ad immaginare la scena in modo vivido, tanto più riuscirai a padroneggiare l’ansia.

3) Smitizza l’importanza dell’esame di maturità. L’ansia viene perché si attribuisce al voto dell’esame di maturità un peso eccessivo rispetto a quello che ha.  Sicuramente non rischi la bocciatura, la cosa peggiore che ti potrebbe capitare è di prendere un voto inferiore alle tue aspettative. Questo sarebbe seccante e deludente, ma difficilmente potrà avere delle ripercussioni catastrofiche sul tuo futuro.

4) Ogni giorno trova del tempo per rilassarti. Ogni giorno dovresti trovare del tempo per rilassarti o facendo dell’attività fisica o ( meglio ancora) imparando una tecnica di rilassamento.

5) Cerca di essere realista.  Continui a ripeterti che non ce la farai mai, che non sei preparato come credevi e che sicuramente all’ esame sarai preso dal panico? Sostituisci questi pensieri pessimistici e poco aderenti alla realtà con considerazione più adeguate. Ripetiti che hai studiato tutto l’anno, sei preparato e, come sei riuscito a superare con successo le interrogazioni e i compiti in classe, riuscirai a superare brillantemente anche l’esame di maturità.

Carlo Di Stanislao

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