Chieti: risarcimento a imprenditore per anatocismo

Il giudice monocratico di Ortona ha condannato una banca a risarcire 273 mila euro a un imprenditore ortonese per gli interessi illegittimi anatocistici, le illegittime commissioni di massimo scoperto, le illegittime spese e interessi legali più rivalutazione monetaria dal 1984 a oggi. Lo rende noto l’associazione Sos Utenti. La Banca – hanno reso noto i […]

Il giudice monocratico di Ortona ha condannato una banca a risarcire 273 mila euro a un imprenditore ortonese per gli interessi illegittimi anatocistici, le illegittime commissioni di massimo scoperto, le illegittime spese e interessi legali più rivalutazione monetaria dal 1984 a oggi. Lo rende noto l’associazione Sos Utenti. La Banca – hanno reso noto i legali dell’associazione di consumatori Gennaro Baccile e Maurizio Mililli – è stata condannata a restituire gli interessi su interessi calcolati illegittimamente ogni trimestre ed altri addebiti illegittimi, come le Commissioni di massimo scoperto e le spese. E’ stata riconosciuta, invece, regolare la pattuizione degli interessi. La sentenza – si afferma in una nota – si fonda sui principi affermati il 2 dicembre 2010 dalla Sezioni Unite della Corte di Cassazione con la pronuncia nr. 24418 in tema di divieto assoluto dell’anatocismo, nemmeno annuale. Il giudice ha ritenuto non applicabile la prescrizione decennale alle annotazioni in conto corrente riferibili alle ripetizione degli indebiti bancari.

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