Don Ciotti, un Festival per muovere le coscienze

Un festival che “non sia solo divertimento, ma sia anche capace di trasformare il pubblico da spettatore in protagonista della democrazia, attraverso un cinema che fa muovere, che mette in moto i sentimenti e le coscienze”. E’ la definizione di don Luigi Ciotti per Libero cinema in libera terra, la rassegna itinerante, arrivata alla sesta […]

Un festival che “non sia solo divertimento, ma sia anche capace di trasformare il pubblico da spettatore in protagonista della democrazia, attraverso un cinema che fa muovere, che mette in moto i sentimenti e le coscienze”. E’ la definizione di don Luigi Ciotti per Libero cinema in libera terra, la rassegna itinerante, arrivata alla sesta edizione, che che porterà dall’1 al 23 luglio, in 11 regioni attraverso 20 tappe, il cinema nelle terre confiscate alle mafie e restituite alla legalità. Un percorso con film che raccontano l’Italia, e non solo, senza sconti, come La nostra vita di Luchetti, Pietro di Daniele Gaglianone, Tatanka di Giuseppe Gagliardi, Into paradiso di Paola Randi. Il viaggio va da Galbiate in Lombardia a Roccamena, in Sicilia; dalla piazza del Duomo a L’Aquila, dove verrà proiettato il 5 luglio Angela di Roberta Torre, a Polistena (Reggio Calabria), l’11 luglio con il film su Giancarlo Siani, Fortapasc di Marco Risi; da Pollica (Salerno), dove è stato ucciso dalla camorra il sindaco Angelo Vassallo, fino al gran finale il 23 luglio alla Fortezza da Basso a Firenze, dove ci sarà la Festa nazionale di Libera. Per Ettore Scola, presidente onorario della rassegna, organizzata da Libera con Cinemovel Foundation, questo festival acquista ancora più rilievo “in un Paese dove negli ultimi mesi è in corso una grande rivoluzione sociale e di pensiero. Spero che tra un anno non ci troveremo a rimpiangere l’entusiasmo di questi giorni, ma che la passione risvegliata diventi ancora più forte”. Vista la difficoltà a reperire fondi, è possibile partecipare attraverso il portale produzionidalbasso.com, a cinque piccole raccolte fondi a sostegno delle tappe in cinque regioni italiane. Sempre a sostegno della legalità, Libera oltre al festival porta avanti in questi mesi ‘E!State liberi 2011’, 26 campi di volontariato e di studio sui beni confiscati organizzati in dodici regioni, cui parteciperanno più di 4000 volontari, che con il loro lavoro vanno a supportare le cooperative che operano tutto l’anno su quei territori. “Partecipare – ha spiegato Don Ciotti – costituisce una reazione al vuoto e alla rassegnazione alle mafie attraverso quattro elementi: concretezza, collaborazione, corresponsabilità e conoscenza”.

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