Manovra: Regioni disertano conferenze con Stato

E’ rottura tra Governo e Regioni. Queste ultime, dopo aver avanzato da tempo una richiesta di incontro politico al Governo, non avendo ricevuto risposta, hanno deciso di disertare, oggi, le Conferenze Stato-Regioni e Unificata, che il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, aveva convocato, come avviene quasi ogni settimana, a Palazzo Cornaro. I malumori […]

E’ rottura tra Governo e Regioni. Queste ultime, dopo aver avanzato da tempo una richiesta di incontro politico al Governo, non avendo ricevuto risposta, hanno deciso di disertare, oggi, le Conferenze Stato-Regioni e Unificata, che il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, aveva convocato, come avviene quasi ogni settimana, a Palazzo Cornaro. I malumori dei governatori sono più d’uno: mancano i 425 milioni di euro che servono alle Regioni per finanziare il trasporto pubblico locale e che due accordi siglati (uno a dicembre 2010 l’altro a marzo 2011) con il Governo, avevano, sulla carta, garantito. In pratica però l’erogazione dei finanziamenti non è mai arrivata alle Regioni le quali, oltre a dare l’intesa al decreto sul federalismo fiscale regionale, quest’inverno, grazie agli accordi stilati con l’esecutivo, hanno accettato di finanziare la cassa integrazione straordinaria per la parte di loro competenza. A mancare sono anche 486 milioni che servono per evitare che le Regioni debbano introdurre i ticket per le prestazioni sanitarie. E, come se non bastasse, sono arrivate le indiscrezioni sulla manovra che il governo si appresterebbe a varare e che potrebbero colpire pesantemente la sanità e dunque, ancora una volta, le Regioni. “Abbiamo posto da tempo la richiesta di un incontro politico al governo affinché si concretizzino gli accordi che il governo ha fatto sul trasporto pubblico locale, il federalismo e il Patto per la salute: manca la seconda tranche di copertura del finanziamento per evitare di introdurre i ticket”, ha spiegato oggi ai giornalisti il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, insieme ai colleghi governatori al termine della seduta della Conferenza. “Si è aperta poi – ha aggiunto – la discussione sulla manovra: tutti i livelli della Repubblica devono partecipare alla discussione e alla impostazione della manovra. Noi chiediamo di essere coinvolti istituzionalmente in un confronto che consenta alla Repubblica di fare delle politiche coerenti e sostenibili. A noi non interessano logiche politiche di nessun tipo, abbiamo dimostrato con la massima coerenza che siamo sempre disponibili a fare accordi e a portarli avanti coerentemente ma chiediamo altrettanta coerenza al governo, diversamente è difficile continuare il dialogo fattivo per il Paese”. Apprendere dai giornali che una nuova stangata si starebbe preparando a carico delle Regioni, ha aumentato il malumore dei governatori: “non possiamo più attenerci alle indiscrezioni. Siamo preoccupati da un metodo che rischia di portarci alla manovra attraverso la lettura dei giornali: per non non è accettabile”, ha aggiunto Errani. Tra l’altro, ha fatto notare il coordinatore della Commissione Bilancio, l’assessore della Lombardia Romano Colozzi, la consultazione delle Autonomie locali “é prevista dalla riforma della legge di contabilità dello Stato che prevede il confronto con il sistema delle Regioni e delle Autonomie: non è una nostra richiesta estemporanea”. Le Regioni si sono invece dette pronte a intervenire per far fronte alla situazione rifiuti in Campania, “mal Governo ci deve dire se siamo di fronte ad una emergenza della Repubblica, come alcuni mesi fa si era impegnato a fare. E’ evidente che siamo in una situazione di emergenza. A quel punto siamo pronti a condividere col Governo le scelte che la Repubblica deve fare”. Nel pomeriggio Regioni, Province e Comuni sono stati ricevuti in audizione dalla Commissione per l’attuazione del federalismo fiscale, presieduta da Enrico La Loggia. Per i Comuni “l’attuazione del federalismo fiscale è fortemente pregiudicata dalle manovre economiche del Governo”. Mentre l’Upi chiede che, prima della nuova manovra, si insedi la COmmissione permanente per la finanza pubblica.

Valentina Roncati

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