Bce: per Draghi un accordo politico

E’ il giorno di Mario Draghi. Dopo l’ok dell’ Europarlamento, i 27 leader della Ue confermeranno il governatore di Bankitalia al vertice della Banca centrale europea. Ma – a quanto si apprende da fonti comunitarie – gli adempimenti burocratici per la nomina sarebbero rinviati alle prossime settimane, quando una lettera del presidente del Consiglio europeo, […]

E’ il giorno di Mario Draghi. Dopo l’ok dell’ Europarlamento, i 27 leader della Ue confermeranno il governatore di Bankitalia al vertice della Banca centrale europea. Ma – a quanto si apprende da fonti comunitarie – gli adempimenti burocratici per la nomina sarebbero rinviati alle prossime settimane, quando una lettera del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompouy, dovrà essere firmata dai rappresentanti degli Stati membri. A tale soluzione si sarebbe arrivati per le resistenze di Parigi che, pur appoggiando Draghi, insiste nel chiedere per la Francia il posto del board della Bce ora occupato dall’ italiano Lorenzo Bini Smaghi. In pratica si profila un accordo politico, ma formalmente la ratifica vera e propria è rinviata. Sulla nomina, bilaterale tra il premier Berlusconi e Van Rompuy. Secondo Le Monde, Bini Smaghi avrebbe chiamato il presidente della Ue, ed il presidente francese, Nicolas Sarkozy, assicurando che lascerà il board ‘entro la fine dell’annò.

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