Abruzzo, Cgil: interventi su sociale e sanita’

La Regione Abruzzo, “a luglio, nella sessione straordinaria del Consiglio Regionale dedicata alla variazione del bilancio, attui un intervento molto preciso sulle politiche sociali ed affronti subito le questioni della sanità, che sono rimaste tutte sospese”. E’ quanto chiede la Cgil regionale, invitando la politica abruzzese, la Giunta regionale e il presidente Chiodi a concentrarsi […]

La Regione Abruzzo, “a luglio, nella sessione straordinaria del Consiglio Regionale dedicata alla variazione del bilancio, attui un intervento molto preciso sulle politiche sociali ed affronti subito le questioni della sanità, che sono rimaste tutte sospese”. E’ quanto chiede la Cgil regionale, invitando la politica abruzzese, la Giunta regionale e il presidente Chiodi a concentrarsi su tali obiettivi, altrimenti l’Abruzzo, nei prossimi anni, “avrà enormi difficoltà”. “Il mese di luglio è un mese importante – ha detto il segretario regionale del sindacato, Gianni Di Cesare – perché la Regione deve fare una variazione al bilancio ordinario e poi bisogna affrontare da subito le questioni della sanità che sono rimaste tutte sospese. Noi chiediamo un intervento molto preciso sulle politiche sociali e sulla sanità”. Per quanto riguarda le politiche sociali, secondo il segretario, “bisogna assolutamente trovare cinque milioni di euro per impedire che questo settore, che ha una funzione generale molto importante, perda le sue capacità di impresa e soprattutto perda molti posti di lavoro. Quindi – ha sottolineato – è una scelta urgente che ha un significato generale”. La seconda questione, invece, riguarda la sanità: parlando di “un passo nazionale molto importante”, Di Cesare ha affermato che, sapendo “cosa possono significare i ricorsi del Tar, la Cgil Abruzzo ha chiesto alla Cgil nazionale di intervenire. C’é un documento della Cgil nazionale, rivolto al ministro – ha sottolineato -, che chiede di stanziare risorse per la riconversione degli ospedali e per garantire i servizi minimi di assistenza a tutti i cittadini abruzzesi che oggi non hanno questo servizio minimo”. “Il Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo – ha concluso Di Cesare – è fatto di due grandi scelte: le risorse per lo sviluppo (Fas e Masterplan) e le risorse per il bilancio ordinario. Se noi non teniamo insieme queste due cose l’Abruzzo avrà anni ancora più duri di quelli di oggi, se è possibile anche inmmaginarlo. Noi siamo molto preoccupati”. All’incontro odierno, oltre a Di Cesare, hanno partecipato Carlo Catena della Spi-Cgil Abruzzo, Carmine Ranieri (Fp-Cgil) e Angela Scottu, della segreteria generale.

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