Manovra: Errani, a rischio servizi fondamentali

La manovra che il governo si appresta a varare “fa scelte gravi che possono porre a rischio servizi pubblici fondamentali in settori come il trasporto pubblico locale e la sanità”. E’ quanto denuncia il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, secondo il quale “occorre superare la logica dei tagli lineari che stanno soffocando i […]

La manovra che il governo si appresta a varare “fa scelte gravi che possono porre a rischio servizi pubblici fondamentali in settori come il trasporto pubblico locale e la sanità”. E’ quanto denuncia il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, secondo il quale “occorre superare la logica dei tagli lineari che stanno soffocando i trasporti pubblici locali, il servizio sanitario, la scuola, la formazione e il welfare”.
“Avevamo chiesto al Governo – spiega Errani – un confronto preventivo sulle scelte di politica economica che impattano sui territori, come prevede del resto la legge di contabilità pubblica. Così non è stato, il Governo sceglie di procedere unilateralmente e l’incontro con le Regioni avverrà solo la prossima settimana”. I presidenti delle Regioni, fa sapere ancora Errani, intendono sedersi attorno al tavolo “per concertare davvero le scelte necessarie per il Paese. Per questo obiettivo serve però responsabilità da parte di tutti i livelli della Repubblica, nessuno escluso”. Servono misure per incentivare lo sviluppo e la crescita, chiede Errani, “snellimenti procedurali veri, ma soprattutto serve la volontà reale di dar vita ad una leale collaborazione istituzionale”. E avverte: “se quanto abbiamo letto in questi giorni sui giornali dovesse corrispondere la vero e se i tagli dovessero davvero essere della entità prospettata, ho l’impressione che si stia di fatto togliendo ogni prospettiva di reale applicazione al federalismo fiscale avviato con la Legge 42 del 2009”. Quanto poi alla ventilata ipotesi di reintrodurre ticket sanitari, “abbiamo manifestato la nostra contrarietà e già in passato abbiamo dato dimostrazione che i ticket non producono un contenimento della spesa sanitaria, ma comportano esclusivamente lo spostamento della stessa verso la sanità privata”. Da ultimo il leader delle Regioni torna a sollecitare l’ esecutivo “affinché sia istituita la commissione anti-sprechi – che già avevamo proposto – con il compito di studiare i bilanci dei diversi centri di spesa pubblica, dai Ministeri alle Regioni, agli Enti locali per individuare le sovrapposizioni, le duplicazioni degli interventi e quindi le possibili razionalizzazioni della spesa pubblica”.

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