Finocchiaro: dopo 30 anni, non rinnoverò la tessera del PD

Con una lettera inviata a Bersani il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, ha comunicato che non rinnoverà la tessera del Pd spiegando il disagio rispetto, alle scelte politiche fatte in questi ultimi mesi rispetto a un Governo che sta pesantemente colpendo imprese e famiglie garantendo solo un gruppo di potenti signori. Un Governo che ha […]

Con una lettera inviata a Bersani il Presidente di Federcontribuenti, Carmelo Finocchiaro, ha comunicato che non rinnoverà la tessera del Pd spiegando il disagio rispetto, alle scelte politiche fatte in questi ultimi mesi rispetto a un Governo che sta pesantemente colpendo imprese e famiglie garantendo solo un gruppo di potenti signori. Un Governo che ha regalato al popolo italiano invisibili anelli di acciaio. L’involuzione nelle regole e le continue violazioni delle garanzie costituzionali stanno riducendo il diritto di cittadinanza a quello di sudditanza con modifiche sostanziali del diritto di opposizione alle leggi ingiuste, rendendo sempre più limitata la partecipazione alla politica nazionale. Ai cittadini è negato il diritto d’essere protagonisti attivi per quanto riguarda le decisioni sull’economia nazionale, senza il quale, non solo non sono liberi, ma, diventato schiavi di un governo autoritario. Mentre il Pdl offende le piazze con i suoi inni illiberali, il Pd difende quel poco che gli è rimasto da controllare, salvando le “province”, o votando costantemente in Parlamento gli aumenti delle indennità Parlamentari, senza mai intraprendere una battaglia forte per ritornare ad un Parlamento di eletti e non di nominati. E tutto questo di fronte ad un forte dissenso degli italiani alle politiche che privilegiano una classe politica ormai discreditata. La scelta del presidente della Federcontribuenti è il tentativo estremo di smuovere queste acque chete che nascondono le debolezze di un partito orfano di idee capaci di ridare vigore ad uno Stato lasciato totalmente nelle mani, assieme ai suoi abitanti, di una cricca inquietante: « Il PD ha dimostrato di non essere una forza in grado di leggere il dissenso della società civile, anzi, si è reso complice di un sistema politico che si autoprotegge». In questi mesi il Partito Democratico si è  detto pronto ad appoggiare le battaglie di Federcontribuenti, anche attraverso il lancio di proposte che avevamo letto in maniera positiva, rimangiandosi il tutto in sede parlamentare ed in particolare, parliamo della vicenda che ormai massacra il popolo italiano e che riguarda le vessazioni di Equitalia. Il Pd  è rimasto assente nelle battaglie mirate a liberare dalle catene, l’economia nazionale.  È così sbagliato volere riformare fisco e tributi uniformandoli alle esigenze dei cittadini? È così sbagliato voler rendere le banche meno speculatrici? Volere una riscossione rispettosa dei redditi di ogni contribuente? Volere pensioni più degne o meno precarietà? Dare lavoro a tutti affinchè tutti possano pagare tasse giuste senza subire aggressioni? O garantire la salvaguardia e la crescita delle piccole e medie imprese?  Il Pd  ha il dovere di proporsi forza attiva contro la disuguaglianza sociale. Ma oggi non è cosi’:   « Per questo è venuto il momento di dire basta, conclude il Presidente di Federcontribuenti Carmelo Finocchiaro, dopo trent’anni di militanza (dalla FGCI al PD) all’adesione ad un Partito che non interpreta il cambiamento reale della nostra società. Non rinnoverò la tessera. Una scelta difficile, presa con amarezza e con grande tristezza».

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