Melania Rea: richiesta arresto per Salvatore Parolisi

Una richiesta di misura cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per omicidio volontario aggravato di Melania Rea. La richiesta della procura di Ascoli Piceno è ora all’esame del gip Carlo Calvaresi. L’autopsia dovrebbe aver chiarito una serie di dettagli fondamentali per l’inchiesta. Oltre alle modalità dell’omicidio […]

Una richiesta di misura cautelare in carcere è stata emessa nei confronti di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per omicidio volontario aggravato di Melania Rea. La richiesta della procura di Ascoli Piceno è ora all’esame del gip Carlo Calvaresi.

L’autopsia dovrebbe aver chiarito una serie di dettagli fondamentali per l’inchiesta. Oltre alle modalità dell’omicidio (Melania è stata raggiunta da una trentina di coltellate, di cui alcune inferte post mortem), il luogo stesso in cui è stata trucidata, probabilmente il Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo), dove è stato poi trovato il cadavere. Su questo punto, chiarito il quale si stabilirà anche di quale Procura è la competenza territoriale dell’inchiesta, hanno insistito anche altri accertamenti, geologici e botanici, In particolare, si è voluto vedere se sul corpo, i vestiti e le suole delle scarpe da ginnastica della donna, vi fossero spore di vegetali specifici, presenti in un luogo soltanto e non un altro. Questo per escludere la presenza della Rea a Colle San Marco, luogo della scomparsa secondo il marito, e collocarla invece nell’altra pineta. Ad esempio, sono stati repertati aghi di Pino nero, una specie che però cresce sia sul pianoro ascolano sia al Bosco delle Casermette. Altre analisi hanno riguardato le celle telefoniche agganciate dai telefonini di Melania e Salvatore. Un approfondimento che però non avrebbe portato con certezza a collocare la coppia a Ripe di Civitella nella stessa ora.

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