Libia: battaglia infuriata a Brega. Gheddafi, non mollo

In Libia si combatte intorno al porto petrolifero di Brega. Gli insorti venerdì sera erano entrati in città, ieri i governativi li hanno cacciati. Si combatte anche sui monti dell’ovest, in attesa che l’inviato dell’Onu faccia una proposta alle parti. Messaggio audio ieri sera di Gheddafi: non lascerò la mia terra, libererò Bengasi e Misurata […]

In Libia si combatte intorno al porto petrolifero di Brega. Gli insorti venerdì sera erano entrati in città, ieri i governativi li hanno cacciati. Si combatte anche sui monti dell’ovest, in attesa che l’inviato dell’Onu faccia una proposta alle parti. Messaggio audio ieri sera di Gheddafi: non lascerò la mia terra, libererò Bengasi e Misurata dai ribelli.

Una risposta a “Libia: battaglia infuriata a Brega. Gheddafi, non mollo”

  1. Filippolatora ha detto:

    VERGOGNA !!! VERGOGNA !!! VERGOGNA !!! PER LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE. UN CONFLITTO CHE SI POTEVA CHIUDERE IN TRE GIORNI SENZA SPARGIMENTO DI SANQUE BASTAVA SEMPLICEMENTE ARRESTARE GHEDDAFI E INDIRE ELEZIONI DEMOCRATICHE. INVECE PER I SOLITI MOTIVI ECONOMICI LO HANNO TRASFORMATO IN UNA GUERRA CHE ASSOMIGLIA MOLTO A QUELLA DEL 15-18. COSA COLPISCONO TUTTI QUESTI BOMBARDAMENTI MASSICCI FATTI DA TUTTE LE NAZIONI UNITE? CHE COSA SPARANO CORIANDOLI? OPPURE SONO BOMBE VERE PERO’ VENGONO BUTTATE A MARE PER SVUOTARE I MAGAZZINI E QUINDI SI CONTINUA A PRODURNE ALTRI?
    IO DICO CHE FINCHE’ C’E’ GUERRA C’E’ SPERANZA.

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