Chiodi ai funerali di Gaspari: i grandi non muoiono mai

“Gli abruzzesi ti porteranno sempre nel cuore perchè i “grandi” come te, insigne maestro, non muoiono mai!”. Sono le parole con cui il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha ricordato la figura di Remo Gaspari concludendo il suo intervento al termine del rito funebre che si è celebrato a Chieti, nella Cattedrale di San Giustino. […]

“Gli abruzzesi ti porteranno sempre nel cuore perchè i “grandi” come te, insigne maestro, non muoiono mai!”. Sono le parole con cui il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha ricordato la figura di Remo Gaspari concludendo il suo intervento al termine del rito funebre che si è celebrato a Chieti, nella Cattedrale di San Giustino. “Molti pensano che fare politica sia soprattutto sinonimo di cinismo – ha sottolineato Chiodi – ed invece Remo Gaspari è stato l’artefice di una politica permeata di grande umanità e caratterizzata, al tempo stesso, da un approccio estremamente pragmatico. Questa è la vera forza di un politico, non certo un indice di debolezza. Gaspari – ha proseguito – oltre ad essere stato un grande uomo, rappresenta un pezzo importante della nostra storia. Ci mancheranno molto il suo carisma e le sue intuizioni strategiche”. Anche il presidente Chiodi, si è posto, poi, l’interrogativo più ricorrente di questi giorni. Quale eredità Remo Gaspari lascia all’Abruzzo? “Sicuramente, quaranta anni di sviluppo e di crescita costante per un territorio che, con lui al Governo, era sempre ai tavoli che contavano – ha aggiunto – in particolare, l’impegno politico di Gaspari stimola una riflessione sulla sua straordinaria capacità di rimanere ai vertici della scena politica per così lungo tempo in tempi in cui la partitocrazia la faceva da padrona”. “Non avrei mai immaginato di rappresentare tutti gli abruzzesi in una occasione come questa – ha confessato il presidente Chiodi davanti alla folla radunata in Cattedrale – anche perchè, per molto tempo, nell’immaginario collettivo, Gaspari è stato un personaggio a metà tra un uomo reale ed un essere mitologico. Io stesso, oltre venticinque anni fa, trovandomi per caso ad assistere ad un comizio politico in una paesino della provincia di Teramo, – ricorda Chiodi – dopo aver ascoltato diversi oratori avvicendarsi sul palco e fare le più svariate promesse senza tenere minimamente conto della realtà, lo sentii parlare e ne restai affascinato. Remo Gaspari fece un intervento da statista riuscendo a dare sostanza alle sue parole con lucidità e ad evitare la solita retorica dei politici. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente, molti anni dopo, a Gissi – conclude il presidente della Regione – in occasione della mia campagna elettorale nella quale ho, peraltro, avuto il suo autorevole sostegno. Proprio nel suo paese d’origine, successivamente, ho dovuto compiere delle scelte che lui non condivideva. Comunque, quell’incontro di Gissi per me è stata una sorta di esame di laurea”. (

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