Forlan come Maldini e Vieri, campioni nel Dna

Campioni nel Dna, generazioni di fenomeni. Diego Forlan – autore di una doppietta nella finale della Coppa America vinta dall’Uruguay (3-0) sul Paraguay – ha scritto il suo nome al ristretto club di quanti hanno rinverdito le imprese del padre o, come nel suo caso, addirittura del nonno. Il genitore dell’attaccante, Pablo, ha conquistato lo […]

Campioni nel Dna, generazioni di fenomeni. Diego Forlan – autore di una doppietta nella finale della Coppa America vinta dall’Uruguay (3-0) sul Paraguay – ha scritto il suo nome al ristretto club di quanti hanno rinverdito le imprese del padre o, come nel suo caso, addirittura del nonno. Il genitore dell’attaccante, Pablo, ha conquistato lo stesso trofeo nel 1967, a Montevideo, quando l’Uruguay sconfisse l’Argentina 1-0 in finale. Il nonno materno, Juan Carlos Corazzo, la Coppa America l’ha vinta due volte da tecnico della Celeste, nel 1959 in Ecuador ed anche lui nel 1967. Il calcio non smette dunque di sfornare figli e nipoti d’arte. In Italia è il caso di Christian Maldini, erede di Paolo ma anche di nonno Cesare, e difensore degli Esordienti del Milan. O Andrea Donadoni, figlio di Roberto, in forza alla Pro Sesto. E Filippo Boniperti, figlio di Giampaolo e nipote di Giampiero, bandiera juventina tra gli anni ’40 e ’60. Nel passato uno degli esempi più illustri è quello di Sandro Mazzola, leggenda dell’Inter, che non aveva neanche sette anni quando suo padre Valentino, eroe del Torino e della Nazionale dell’immediato dopoguerra, perì assieme ai compagni nella tragedia di Superga. E ancora Bobo Vieri, figlio di quel Roberto che fu attaccante di Sampdoria, Juve, Inter, Roma e Bologna negli anni ’60-’70. Figlio di atleti ma non di un calciatore, invece, Gianluigi Buffon, n.1 bianconero e della Nazionale. Suo padre Adriano è stato campione di lancio del peso; sua madre, Maria Stella Masocco, campionessa del peso e del disco. E’ parente, ma alla lontana, di quel Lorenzo Buffon che difese la porta di Milan, Inter, Fiorentina e Nazionale. Ma di cognomi che si ripetono nel calcio italiano di oggi ce ne sono tanti: basti pensare a figli come Davide Ancelotti, Filippo Mancini, Gabriele Graziani, Alessandro Bettega, Daniele Conti, Andrea Signorini. Se poi si spinge lo sguardo oltre confine, allora anche Pelé era figlio d’arte (suo padre Dondinho fu un attaccante delle serie minori brasiliane degli anni ’40). C’é poi Jordi Cruijff, figlio del leggendario Johan. O ancora Carlo Cudicini, italiano emigrato in Inghilterra (prima al Chelsea poi al Tottenham), portiere come il padre Fabio, colonna della Roma e del Milan tra gli anni ’50 e ’70. Da ricordare anche il figlio del ‘Pibe de oro’, Diego junior, che ha giocato con la maglia azzurra una finale mondiale, ma di beach soccer (persa 5-3 con il Brasile). A livello di calcio ‘vero’, però, Dieguito è riuscito ad arrivare al massimo in serie D.

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