L’Aquila, “In ospedale c’è un bambino che…Donagli un libro!”

A partire dal 1° Agosto ABIO L’Aquila riconferma il suo grande impegno nella difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti ospedalizzati; grazie all’iniziativa “In ospedale c’è un bambino che…Donagli un libro!”, realizzata grazie alla collaborazione tra la catena di librerie Giunti al punto e Fondazione ABIO Italia e con il patrocinio della Presidenza del […]

A partire dal 1° Agosto ABIO L’Aquila riconferma il suo grande impegno nella difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti ospedalizzati; grazie all’iniziativa “In ospedale c’è un bambino che…Donagli un libro!”, realizzata grazie alla collaborazione tra la catena di librerie Giunti al punto e Fondazione ABIO Italia e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sarà possibile anche nella nostra città acquistare libri e donarli alla Pediatria dell’Ospedale San Salvatore.

Per tutto il mese di Agosto i volontari di ABIO L’Aquila saranno presenti in una casetta di legno con all’interno una Libreria Giunti sita alla Villa Comunale per accogliere chi, con un piccolo gesto, vorrà allietare il tempo della degenza dei piccoli ricoverati tramite le possibilità di stimolo alla capacità creativa e di condivisione emotiva che la sola lettura è in grado di offrire. Si potranno acquistare libri, con uno sconto del 15% per chi aderisce all’iniziativa, da donare al reparto di pediatria, personalizzandoli con una dedica.

Per il secondo anno Giunti promuove campagne di solidarietà che ci toccano da vicino: lo scorso anno il successo della campagna “Dona un libro a L’Aquila” ha consentito la raccolta e la distribuzione di ben 37.420 libri per la ricostruzione delle biblioteche distrutte seguito del sisma del 2009. In tutta Italia sarà possibile partecipare all’iniziativa nelle 160 librerie Giunti al punto presenti sul territorio; quest’anno non essendo presente una libreria della catena a L’Aquila ne sarà costruita una proprio per quest’occasione. La partecipazione all’evento consentirà anche la possibilità di incontrare direttamente i volontari, ascoltare le loro testimonianze e comprendere l’importanza dell’intrattenimento, della prosecuzione dell’attività ludica, della vicinanza e del supporto emotivo durante tutto il tempo di durata della degenza del bambino in ospedale

Elisa Giandomenico

 

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