L’Aquila: appello Ance, Confindustria e Cna su macerie

L’Ance L’Aquila, Confindustria e Cna tornano a sollecitare il Governo sul problema delle macerie derivanti dalle operazioni di ristrutturazione degli immobili danneggiati dal sisma. Le tre associazioni hanno firmato una lettera congiunta inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al sottosegretario Gianni Letta, al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e ai vertici delle strutture commissariali e […]

L’Ance L’Aquila, Confindustria e Cna tornano a sollecitare il Governo sul problema delle macerie derivanti dalle operazioni di ristrutturazione degli immobili danneggiati dal sisma. Le tre associazioni hanno firmato una lettera congiunta inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al sottosegretario Gianni Letta, al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e ai vertici delle strutture commissariali e della Protezione Civile. Nella lettera si ricorda come “sin dalle prime ore dopo l’evento sismico del 6 aprile 2009 le imprese locali, operanti nel settore della gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione, si sono attivate mettendo a disposizione uomini e mezzi per la rimozione delle macerie derivanti dal grave evento tellurico che ha danneggiato il patrimonio immobiliare dei 57 Comuni: la loro opera ha affiancato quella dell’Esercito e dei Vigili del Fuoco, agevolando così le attività di soccorso delle popolazioni colpite”. “Come è noto – si prosegue nella lettera – a seguito dell’emanazione di una serie di Opcm, e tra queste la n. 3923 del 18/02/2011, di fatto è stato impedito alle ditte locali che nel contempo avevano implementato il loro parco macchine ed assunto personale qualificato per l’attività in oggetto, di svolgere la loro opera di rimozione delle macerie. Infatti, tale attività, è stata demandata esclusivamente ai Vigili del Fuoco, all’esercito e all’ASM SpA. E’ evidente, a questo punto, il grave stato di crisi che ha colpito tutti gli operatori locali che avevano investito in risorse non solo economiche ma anche in quelle umane, che va ad aggravare la già pesante congiuntura economica ed occupazionale che ha colpito il territorio aquilano”. Con la missiva, pertanto gli imprenditori ribadiscono la loro piena ed immediata operatività anche in collaborazione con la parte pubblica; chiedono di voler confermare nei provvedimenti di prossima emanazione, la collaborazione fra i soggetti pubblici, individuati nelle varie OPCM pubblicate, e le ditte locali, regolarmente iscritte nell’albo gestori ambientali, che hanno tutte le capacità e le caratteristiche per assicurare lo svolgimento delle operazioni di rimozione e di trasporto delle macerie verso tutti i siti di destinazione autorizzati.

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