Auto blu: saranno ridotte per legge del 70%

Da sempre le auto blu sono percepite come un privilegio o, peggio, uno spreco. Il decreto firmato il 3 agosto dal Presidente del Consiglio, dispone “modalità e limiti di utilizzo delle autovetture di servizio al fine di ridurne numero e costo”. Ha l’obiettivo di regolamentare finalmente l’assegnazione di queste autovetture. D’ora in poi, nei Ministeri […]

Da sempre le auto blu sono percepite come un privilegio o, peggio, uno spreco. Il decreto firmato il 3 agosto dal Presidente del Consiglio, dispone “modalità e limiti di utilizzo delle autovetture di servizio al fine di ridurne numero e costo”. Ha l’obiettivo di regolamentare finalmente l’assegnazione di queste autovetture. D’ora in poi, nei Ministeri avranno diritto alle auto “blu blu” solamente i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Le auto “blu” saranno invece assegnate solo ai i titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale. Non ne avranno quindi più diritto i direttori generali, i capi degli uffici legislativi e i capi delle segreterie e degli uffici stampa. Inoltre, nel caso di Enti pubblici non economici avranno diritto all’auto solo i presidenti, mentre saranno esclusi da questo benefit i direttori generali, i componenti dei Consigli di amministrazione e i revisori. Viene inoltre resa obbligatoria per legge la comunicazione da parte delle amministrazioni centrali e locali su proprietà, noleggio o uso a qualunque titolo delle vetture.
Il decreto è frutto una approfondita indagine che ha permesso di quantificare con precisione il parco auto in dotazione delle pubbliche amministrazioni: circa 72.000 auto così suddivise:
# 2.000 auto destinate agli eletti (di rappresentanza politico-istituzionale a disposizione di autorità e alte cariche dello Stato e delle amministrazioni locali);
# 10.000 auto di servizio con autista a disposizione di dirigenti apicali;
# 60.000 auto senza autista, a disposizione degli uffici per attività strettamente operative.

Sono escluse da questa rilevazione sia le circa 50.000 autovetture usate per scopi di sicurezza e difesa personale e nazionale, sia le 16.000 autovetture usate per la polizia municipale e provinciale.
Da questo decreto il governo si aspetta una consistente riduzione dei costi e crea le condizioni affinché anche le pubbliche amministrazioni locali, nell’ambito della loro autonomia, riducano il parco auto e in generale i costi.

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