Scoperto giro di fatture false ed evasione, 5 denunce

La Guardia di Finanza di Lanciano ha scoperto un grosso giro di fatturazioni false realizzato da una società del comprensorio lancianese che opera nel settore dell’edilizia. In particolare, utilizzando sistematicamente negli anni fatture relative ad operazioni inesistenti, emesse a fronte di lavori di fatto mai eseguiti, la società ha potuto dedurre in modo indebito costi […]

La Guardia di Finanza di Lanciano ha scoperto un grosso giro di fatturazioni false realizzato da una società del comprensorio lancianese che opera nel settore dell’edilizia. In particolare, utilizzando sistematicamente negli anni fatture relative ad operazioni inesistenti, emesse a fronte di lavori di fatto mai eseguiti, la società ha potuto dedurre in modo indebito costi per circa 5 milioni di euro, con sottrazione di una base imponibile ai fini Irap sempre di 5 milioni e con un’evasione Iva di oltre 3 milioni di euro.
Tale sistema ha inoltre consentito di abbattere i ricavi dichiarati, derivanti da operazioni economiche realmente realizzate con grandi società della Val di Sangro che fanno parte di importanti e note multinazionali italiane ed estere. Cinque persone sono state denunciate per violazione agli artt. 2 e 8 del Decreto Legislativo 74/2000, per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e all’art. 10 dello stesso decreto per occultamento e-o distruzione della documentazione contabile istituita. Inoltre è stata proposta l’adozione della misura di sicurezza del sequestro preventivo dei beni dei quali é consentita la confisca penale per equivalente.
Il meccanismo fraudolento si è basato sull’interposizione fittizia di diverse ditte individuali. In taluni casi, i titolari, schiacciati dalle precarie condizioni finanziarie determinate anche dalla grave congiuntura economica in atto, si prestavano al sistema pur di conseguire un compenso, corrispondente ad una percentuale sugli importi indicati nella fattura. Una delle ditte era stata appositamente costituita da un parente della moglie dell’amministratore della società sottoposta a verifica. Molto spesso era direttamente lo stesso amministratore della società che provvedeva alla emissione delle fatture false, circostanza emersa nel corso delle dichiarazioni raccolte presso i titolari delle ditte e dei lavoratori alle loro dipendenze, che ignoravano anche la natura dei lavori fatturati. Tra le ditte coinvolte si è scoperto che alcune erano in posizione strutturale di evasione totale verso il Fisco, mentre altre avevano già cessato la propria attività da molti anni.
L’attività investigativa è stata particolarmente difficoltosa anche a causa dell’occultamento volontario della documentazione delle ditte interposte in maniera fittizia, circostanza che è stata favorita, in un caso, dalle origini estere del titolare il quale, allontanandosi dal l’Italia, si è reso definitivamente irreperibile. Dall’inizio dell’anno l’importo complessivo delle fatture emesse per operazioni inesistenti, comprensivo dell’Iva, scoperto dalle Fiamme Gialle, ammonta a circa 10 milioni di euro.

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