L’Aquila, tasse: Pezzopane, non ci rimane che mobilitazione

Una nuova mobilitazione, di cittadini, ordini professionali, categorie produttive e istituzioni, è stata invocata dall’assessore alle politiche sociali del Comune dell’Aquila – a nome dello stesso ente – in nome del problema ‘restituzione tasse’ sospese per il periodo post-sisma che un decreto prevede entro il 16 dicembre prossimo, in un’unica soluzione e al 100% del […]

Una nuova mobilitazione, di cittadini, ordini professionali, categorie produttive e istituzioni, è stata invocata dall’assessore alle politiche sociali del Comune dell’Aquila – a nome dello stesso ente – in nome del problema ‘restituzione tasse’ sospese per il periodo post-sisma che un decreto prevede entro il 16 dicembre prossimo, in un’unica soluzione e al 100% del totale. Questa mobilitazione, chiede Pezzopane, “dovrà essere ancora più forte e convinta rispetto a quella organizzata nel luglio dello scorso anno e il Comune dell’Aquila sarà in prima fila”. “Un Ferragosto amaro per gli aquilani – dice Pezzopane -. Con decreto del 4 agosto scorso, appena pubblicato, il Governo ha inferto l’ennesimo colpo alla nostra città, ancora alle prese con i gravi problemi legati al terremoto di due anni fa. Nessuna considerazione per il fatto che i senza tetto siano ancora decine di migliaia e che, proprio in virtù dei calcoli sbagliati a suo tempo dal Governo medesimo, centinaia e centinaia di famiglie siano ancora costrette a stare lontano dalla città o senza più un lavoro”. “Ancora una volta – prosegue -, dolorosamente, dobbiamo constatare che la vicenda aquilana e le drammatiche conseguenze del terremoto, dopo le passerelle in grande stile immediatamente successive al sisma del 6 aprile 2009, sono state tristemente messe in archivio dal Governo Berlusconi. Un archivio dal quale la zona franca, forse l’unico espediente per rilanciare l’economia e ricreare un idoneo livello sociale nel territorio, non è mai uscita”

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