Produzione vitivinicola abruzzese in calo

La Coldiretti stima un calo della produzione vitivinicola abruzzese; stesso andamento anche per Umbria e Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia. Un leggero calo della produzione in Emilia Romagna e anche in Veneto, mentre sostanzialmente stabile in Piemonte e Marche come pure nelle province di Trento e Bolzano e in Lombardia. In evoluzione la situazione in […]

La Coldiretti stima un calo della produzione vitivinicola abruzzese; stesso andamento anche per Umbria e Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia. Un leggero calo della produzione in Emilia Romagna e anche in Veneto, mentre sostanzialmente stabile in Piemonte e Marche come pure nelle province di Trento e Bolzano e in Lombardia. In evoluzione la situazione in Friuli Venezia Giulia, Calabria e Liguria, un probabile aumento per la Toscana e Sardegna. Secondo Coldiretti, inoltre, vendemmia anticipata fino a quindici giorni rispetto allo scorso anno per effetto dell’andamento climatico che sta garantendo la crescita di uve sane con una produzione che si prevede positiva sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Nelle regioni del centro Italia la vendemmia è anticipata in media di una settimana mentre nel mezzogiorno è più o meno nella norma. Le condizioni delle uve – dice la Coldiretti – sono in generale molto buone per effetto del caldo in primavera e dell’estate che ha garantito un’ideale alternanza fra temperature nella fase di maturazione, anche se la caduta della grandine a giugno e luglio in alcune zone ha influenzato negativamente la resa. La situazione è infatti differenziata nelle diverse regioni e molto dipenderà dalle prossime settimane. Ci sono comunque, secondo l’organizzazione agricola, tutte le condizioni per l’Italia di conservare il primato produttivo mondiale conquistato lo scorso anno nei confronti della Francia con una produzione di 49,6 milioni di ettolitri per l’Italia, superiore ai 46,2 milioni di ettolitri realizzata dalla Francia, su un totale comunitario di 157,2 milioni di ettolitri nel 2010. Si stima che il 60% della produzione nazionale sia destinata a vini di qualità, che conta ben 511 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica.

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