I Comuni vanno posti e mantenuti al centro delle politiche di sviluppo dei territori italiani

Crediamo sia un grave errore pensare di annullare le identità dei piccoli Comuni Italiani che, secondo la manovra di questi giorni, dovrebbero essere accorpati, e non programmare invece più risorse per tutti i Comuni Italiani. Guardiacivica da molto tempo si batte per la salvaguardia delle funzioni dei piccoli Comuni, delle Comunità Montane, delle unioni di Comuni […]

Crediamo sia un grave errore pensare di annullare le identità dei piccoli Comuni Italiani che, secondo la manovra di questi giorni, dovrebbero essere accorpati, e non programmare invece più risorse per tutti i Comuni Italiani. Guardiacivica da molto tempo si batte per la salvaguardia delle funzioni dei piccoli Comuni, delle Comunità Montane, delle unioni di Comuni e degli Enti Locali in generale, da sempre convinta che la difesa dei diritti dei Cittadini Consumatori debba passare in maniera imprenscindibile da una organizzazione ottimale degli Enti stessi, che rappresentano senza alcun dubbio l’unico volano possibile non solo per una ripresa a breve di tutta l’economia Italiana ma anche per una futura promozione stabile dei territori, delle tipicità, delle imprese, della cultura, del turismo di intere popolazioni, troppo spesso costrette a vivere un ruolo di secondo piano nei confronti di quelle dei Comuni maggiori. La grave situazione economica in cui versa il mondo delle autonomie locali è sicuramente causata anche dal fatto che a decidere delle sorti delle singole Comunità siano state sempre istituzioni diverse dai Comuni, i quali quasi mai, nelle occasioni importanti ed in merito ai progetti veramente rilevanti, sono stati interessati in maniera diretta, come se i rappresentati dei singoli territori fossero altri e non gli Amministratori Locali.  I Governatori Regionali poi dovrebbero studiare piani di Marketing Territoriale avanzati, aiutando i Comuni a mettere in rete e coordinare Amministrazioni Locali, Operatori economici, Agricoltori e Produttori, Cittadini, operatori della cultura e del tempo libero per aumentare la ricchezza delle popolazioni locali, frenare lo spopolamento, rendere produttive unità abitative non utilizzate, creare lavoro per i giovani, animare il territorio promuovendo eventi culturali e ricreativi, vendere prodotti tipici, accoglienza, cultura, natura e ambiente.  Incoraggiare le nuove generazioni ad operare nei settori dell’accoglienza e delle produzioni tipiche Sono stati finanziati, nella maggior parte dei casi, progetti inutili che non hanno lasciato nulla sui territori locali, progetti presentati dagli amici degli amici, da Professionisti ed imprese che delle varie realtà locali non sapevano nulla o quasi nulla e così, a dispetto degli enormi sacrifici Amministrativi che i Sindaci continuavano a fare, non sono stati creati posti di lavoro, non sono state create imprese, non è giunta alcuna ricchezza nella gran parte degli enti e lo spopolamento ha continuato ad imperversare.

P.G.

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