Mediaset Premium e lo strano sconto ”evasivo”

Dietro la suggestiva e imperante pubblicità della Mediaset Premium, cosa si nasconde? Un messaggio promozionale perfetto, ‘ prima provi e poi paghi ‘ e la trappola scatta: con 36 euro paghi l’attivazione al servizio e alcuni mesi, fino a novembre, di visione gratuita. Basta tuttavia leggere bene la prima fattura per capire, al volo, che il […]

Dietro la suggestiva e imperante pubblicità della Mediaset Premium, cosa si nasconde?
Un messaggio promozionale perfetto, ‘ prima provi e poi paghi ‘ e la trappola scatta: con 36 euro paghi l’attivazione al servizio e alcuni mesi, fino a novembre, di visione gratuita. Basta tuttavia leggere bene la prima fattura per capire, al volo, che il trucco c’è e anche bello

grosso, anzi, più che trucco, una colossale evasione fiscale a danno dello Stato.

Nella prima fattura, i 36 euro versati dal cittadino e quindi il ricavo per Mediaset, si annullano dietro la voce di uno sconto, questo sta a significare, che la Mediaset, non verserà allo Stato  né l’imponibile, né l’iva sulle 36 euro, ma, soltanto su 0,71 centesimi di imponibile e 0,14 centesimi di iva.

Basta moltiplicare per tutte le sottoscrizioni fatte per rendersi conto che allo Stato vengono sottratti milioni di euro di imponibile e di Iva .

Possibile che nessuno si sia accorto di questo trucchetto?

A questo punto, noi di Federcontribuenti, ci chiediamo se questa tecnica dello sconto non sia un modo per eludere il fisco.

Federcontribuenti chiede un intervento immediato per evitare che le grandi aziende si arricchiscano con metodi fiscali elusivi sottraendo imposte all’erario; è dovere degli organi controllori verificare e attaccare questo sistema che va a confermare la presenza di una grande evasione fiscale mai presa in considerazione dal governo eppure vivente e fiorente.

Basta attaccare la classe operaia, costringere al fallimento le piccole e medie imprese, assalire il contribuente già violato da norme, leggi e imposte oltre ogni logica e umana misura: è tempo di colpire gli Zar dell’economia.

 

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