Macroregione Adriatico-Ionica, percorso in 11 totem e sette Regioni

Un percorso in 11 totem e sette Regioni (Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Puglia e Veneto), per illustrare la nascita dal basso del progetto di Macroregione Adriatico-Ionica – dai network internazionali alle Agenzie di sviluppo, dalle tecnologie per la competività dell’area alle azioni per il mercato del lavoro – “totalmente finanziato dalla […]

Un percorso in 11 totem e sette Regioni (Marche, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Puglia e Veneto), per illustrare la nascita dal basso del progetto di Macroregione Adriatico-Ionica – dai network internazionali alle Agenzie di sviluppo, dalle tecnologie per la competività dell’area alle azioni per il mercato del lavoro – “totalmente finanziato dalla Ue, con un residuo di bilancio destinato ai Paesi in pre-adesione all’Unione. Risorse che se non fossero state spese sarebbero andate perdute”. Così il governatore delle Marche Gian Mario Spacca ha riassunto le caratteristiche della mostra “La Macroregione Adriatico Ionica per lo sviluppo dell’Europa”, inaugurata stamani ad Ancona, fra piazza Cavour, viale della Vittoria e il Passetto. In piazza IV novembre, davanti al mare, una grande rosa dei venti indica l’esatta ubicazione di ogni Paese della Macroregione, con le Marche nel ruolo di baricentro simbolico. Il logo dell’iniziativa è un disegno stilizzato dell’Atleta Vittorioso, la statua di bronzo attribuita a Lisippo, ripescata nelle acque di Fano e da quasi cinquant’anni contesa al Museo Getty di Malibu, che la acquistò illegalmente. “La statua viaggiava dalla Grecia a Roma – ha detto Spacca -, stiamo facendo di tutto per riaverla, rappresenta al meglio l’anima culturale della Macroregione Adriatico-Ionica”

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