L’Aquila: tasse, cultura e attività produttive, incontro tra gli enti locali

L’argomento centrale dell’incontro tenutosi,  tra gli enti locali,  oggi al ridotto del teatro comunale dell’Aquila,  ha avuto come tema centrale l’inserimento nella prossima legge finanziaria di uno slittamento della restituzione delle tasse congelate per il terremoto del 2009. All’incontro,  promosso dall’onorevole Giovanni Lolli, hanno preso parte – tra gli altri – anche il sindaco Massimo […]

L’argomento centrale dell’incontro tenutosi,  tra gli enti locali,  oggi al ridotto del teatro comunale dell’Aquila,  ha avuto come tema centrale l’inserimento nella prossima legge finanziaria di uno slittamento della restituzione delle tasse congelate per il terremoto del 2009.

All’incontro,  promosso dall’onorevole Giovanni Lolli, hanno preso parte – tra gli altri – anche il sindaco Massimo Cialente, il Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, e il Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. Oltre che della questione fiscale, si è parlato anche di attività produttive e di rilancio della cultura.

Sul fronte della restituzione delle tasse non versate in seguito al sisma, si è ricordato che per effetto di un recente decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che prevede la restituzione di una buona parte delle imposte entro il 16 dicembre.  “ E in ogni caso, restituire le tasse – ha dichiarato Lolli – anche in 120 rate sarebbe un duro colpo per la città già aspramente messa alla prova dal terremoto del  6 aprile 2009”. Secondo i dati emersi, con la rateizzazione delle tasse, un dipendente pubblico con due figli a carico e un reddito annuo lordo di 20 mila euro  si vedrebbe detratti dallo stipendio, mensilmente, 255 euro,  un dipendente privato 260 euro all’incirca e un pensionato 214 euro. “È necessario – ha dichiarato Lolli – chiedere una nuova proroga, e se opportuno concentrare la nostra battaglia sulla finanziaria”.

Per quanto riguarda le attività economiche, Lolli ha avanzato l’idea di portare una richiesta in Parlamento affinchè si concedano a tutte le aziende, che operano sul nostro territorio, dei vantaggi economici netti qualora assumessero a tempo indeterminato. I beni e le attività culturali, secondo Lolli,  potrebbero essere incentivati dai fondi dell’Arcus,  la società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo.

L’Arcus, società interamente dello stato, fino a poco tempo fa prelevava il 5 % dai lavori pubblici, oggi invece, volge solo il 3% a favore dei beni culturali. La proposta di Lolli parte proprio da questo punto, e vuole suggerire al Parlamento di riportare la percentuale al 5% così da avere il 2% di fondi aggiuntivi a favore dell’Aquila. Il sindaco, Massimo Cialente, si è mostrato del tutto concorde con le idee di Lolli, sottolineando l’importanza del dibattito e l’urgenza con cui ci si deve muovere per rilanciare lo sviluppo di questo territorio.

“Sono tutte proposte giustissime quelle di Lolli e del resto la Municipalità sta avanzando queste richieste da tempo, – ha commentato il sindaco – noi non possiamo sostenere il carico della restituzione delle tasse. Il nostro territorio è ancora devastato sia socialmente, che economicamente. Basti pensare che, in una sorta di città cantiere, sono numerosi gli operai in cassa integrazione. Gli interventi di Stato devono riguardare anche le infrastrutture e il turismo, che possono essere il volano del nostro rilancio. Certo, non dobbiamo esimerci dal rimboccarci le maniche e fare, ognuno di noi,  più di quello che normalmente siamo chiamati a fare”. (M.R.)

 

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