Confindustria L’Aquila scrive alla presidente Marcegaglia

Il presidente di Confindustria l’aquila scrive alla presidente  Marcegaglia dicendo: Cara Emma, prendo spunto dal Comunicato Stampa, emesso a seguito della riunione del Direttivo di Confindustria, per esprimerTi tutto il mio sostegno e quello dell’Imprenditoria aquilana. Non ci stiamo a farci governare dagli eventi perché possiamo, e dobbiamo,  sognare un Paese davvero moderno e civile, […]

Il presidente di Confindustria l’aquila scrive alla presidente  Marcegaglia dicendo:

Cara Emma,
prendo spunto dal Comunicato Stampa, emesso a seguito della riunione del Direttivo di Confindustria, per esprimerTi tutto il mio sostegno e quello dell’Imprenditoria aquilana.
Non ci stiamo a farci governare dagli eventi perché possiamo, e dobbiamo,  sognare un Paese davvero moderno e civile, che non può prescindere dall’adottare comportamenti trasparenti e virtuosi; credo sia arrivato il momento che le Imprese “sposino”, una volta per tutte, questo Paese e tirino fuori tutto il loro coraggio e la loro voglia di continuare a stare sul mercato.
Sono convinto che ci vuole una forte discontinuità, soprattutto in tema di trasparenza ed in particolare su legalità e lotta all’evasione. 
Per quanto attiene la legalità, stiamo lavorando con la locale Prefettura, per instaurare un rapporto nuovo con gli Organi preposti al controllo ai quali vogliamo offrire la massima collaborazione, e speriamo di avere a L’Aquila il Ministro Maroni per la sottoscrizione del relativo Protocollo di Intesa.
Relativamente alla lotta all’evasione, dobbiamo ora profondere il massimo sforzo per poterne raccogliere i benefici in un prossimo, speriamo immediato, futuro. Forse è necessario un patto con il Paese: trasparenza in cambio di un rapporto più sereno con il fisco. Solo noi possiamo farlo perché siamo noi che produciamo sviluppo ed occupazione e, certamente, non favoriamo fabbriche di evasione e non vogliamo che si possa avere il minimo sospetto di volerle favorire.  Del resto il futuro, da sempre,  lo costruiscono i virtuosi, le persone illuminate, creative e sognatrici.
Giammai le liste di proscrizione, come potrebbe essere l’espulsione degli evasori  dal sistema  perché è complicatissimo decidere chi sia o meno evasore vista la complessità della nostra legislazione in materia (5 diversi commercialisti chiuderebbero lo stesso bilancio in 5 modi diversi con 5 diverse imposte da versare) e, poi, a partire da quale importo si è evasori?
Applicare, su base volontaria, alcune nostre proposte, purtroppo non recepite dal legislatore, credo possa contribuire a rendere più forte,  ancora più di quanto già non lo sia, la credibilità di Confindustria come attore virtuoso.
Suggerirei, proprio per evitare di alimentare un clima torbido, di impegnarci come Confindustria a pubblicare, esclusivamente su base volontaria,  i redditi di tutti i componenti degli Organi Sociali (Consigli Direttivi, Comitati di Presidenza, Presidenti, Probiviri ecc.) e dei nostri dirigenti apicali; sarebbe un gesto forte da quella parte della società che ha, ancora, a cuore gli interessi del Paese e che fa della trasparenza del mercato un suo cavallo di battaglia
Potremmo anche abbassare, sempre su base volontaria,  a  500,00 euro (rispetto ai 2.500 stabiliti dal legislatore)  la soglia per l’uso del contante da parte delle imprese aderenti al sistema Confindustria.
Spero di non averTi tediato eccessivamente e che vorrai prendere in considerazione queste mie “proposte”, facendone oggetto di discussione con gli organi che riterrai più opportuni.

Un cordialissimo saluto con la consueta stima. 

Fabio Spinosa Pingue

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