L’Aquila, Chiodi: case E fuori centro storico ricostruite entro 2013

“Tempi certi, responsabilizzazione della parte privata e controlli. Grazie alle nuove regole discusse e condivise oggi, entro il 2013 è ragionevole pensare che la ricostruzione delle case “E” situate fuori dal centro storico, dove risiede la maggior parte della popolazione, potrà ritenersi conclusa. Le pratiche presentate entro il 31 agosto scorso dovranno giungere ad ammissione […]

“Tempi certi, responsabilizzazione della parte privata e controlli. Grazie alle nuove regole discusse e condivise oggi, entro il 2013 è ragionevole pensare che la ricostruzione delle case “E” situate fuori dal centro storico, dove risiede la maggior parte della popolazione, potrà ritenersi conclusa. Le pratiche presentate entro il 31 agosto scorso dovranno giungere ad ammissione a contributo definitivo entro il prossimo dicembre”. Così il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, a margine del tavolo di coordinamento degli Enti, che si è svolto oggi all’Aquila, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Durante il vertice è emersa la volontà condivisa di accelerare la procedura per l’approvazione dei progetti, per concludere in tempi rapidi la ricostruzione pesante fuori dai centri storici. Il Commissario Vicario Antonio Cicchetti ha evidenziato l’opportunità di dare maggiori responsabilità ai progettisti: dovranno essere questi ad assumersi la responsabilità professionali dei progetti dei singoli appartamenti, sia dal punto di vista tecnico che economico, mentre Cineas e Reluis continueranno ad esaminare i progetti relativi alla sostituzione edilizia e quelli delle parti comuni, che sono i più complessi ai fini della sicurezza e dell’impegno economico. Poiché tutti gli interventi puntano al miglioramento sismico, è emersa la necessità di effettuare i dovuti controlli: dovranno essere eseguiti collaudi tecnici e amministrativi sia in corso d’opera che a fine lavori. Massima attenzione è stata posta anche al rispetto dei tempi per effettuare i lavori: non dovranno essere superati i 24 mesi dal rilascio del contributo definitivo per il rientro nelle abitazioni. Come riportato nel documento approvato e che stabilisce le linee guida su cui si baserà l’ordinanza, il superamento di questi limiti dovrà necessariamente comportare per i proprietari la perdita dell’assistenza e la riduzione del compenso per i progettisti, gli amministratori di condominio e i direttori dei lavori.

Importanti passi avanti per quanto riguarda lo smaltimento delle macerie sono emersi dalla puntuale relazione del soggetto attuatore, Giuseppe Romano.  Si sta effettuando un’importante attività di raccordo tra i numerosi soggetti interessati e grazie ai nuovi mezzi a disposizione dei Vigili del Fuoco, sarà implementato il trasporto. Le attività di rimozione sono aumentate negli ultimi mesi, ma l’obiettivo da raggiungere nei prossimi giorni è quello di arrivare alla rimozione di circa 2.000 tonnellate di macerie al giorno.

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