Calcio: Juve, Napoli, Udinese e Cagliari in testa alla serie A, Lazio brutto tonfo

C’é un quartetto di squadre in testa alla serie A, e un campionissimo al centro del palcoscenico. Con una tripletta Cavani stende il Milan al San Paolo e lancia il Napoli in orbita. Primo a punteggio pieno, come la nuova Juve di Conte e anche il Cagliari e l’Udinese, e il Napoli dopo due turni […]

C’é un quartetto di squadre in testa alla serie A, e un campionissimo al centro del palcoscenico. Con una tripletta Cavani stende il Milan al San Paolo e lancia il Napoli in orbita. Primo a punteggio pieno, come la nuova Juve di Conte e anche il Cagliari e l’Udinese, e il Napoli dopo due turni di campionato sta lì dove l’ultima volta si era ritrovato solo nel campionato ’89-’90, quello del secondo scudetto di Maradona. Dopo la prima vittoria a Cesena e il bel pari Champions a Manchester, la squadra di Mazzarri consolida ruolo e immagine da protagista assoluta. Per parlar di scudetto ci sarà tempo, assicura Antonio Conte, ma anche la sua Juve tornata provinciale nell’anima e grande nei risultati fa davvero sul serio. Dopo la vittoria sul Parma, oggi il successo in trasferta a Siena, con Pirlo ancora una volta trascinatore: un bell’assist di Vucinic, un gol di Matri, una squadra equilibrata. Ci sono tutti gli ingredienti per dire che con l’ex centrocampista bianconero alla guida, la Vecchia Signora è tornata ad essere una grande con la fame della provinciale. L’Udinese invece continua a dimostrare di aver superato il contraccolpo negativo della sfortunata esibizione contro l’Arsenal nei preliminari di Champions, che con un po’ di fortuna più avrebbero potuto essere superati. Di Natale, anche se su rigore, ha colpito ancora e la sua vena realizzativa che non si esaurisce rappresenta la garanzia migliore per un’Udinese che vuole fare bene anche in questa stagione. Match winner della giornata è stato Giovinco, decisivo per il successo del Parma sul Chievo (inutile il gol dell’ex dell’agguerito Paloschi). La sua doppietta ne rilancia le ambizioni anche in chiave azzurra, visto che quello di Euro 2012 é un traguardo a cui la ‘formica atomica’ tiene molto. Protagonista in negativo è invece la Lazio. La bella prestazione di S.Siro contro il Milan aveva illuso l’ambiente sugli obiettivi, il Genoa l’ha invece riportato alla realtà di una difesa troppo distratt. Sulla fasce poi mancano gli uomini in grado di fare i cross necessari per innescare attaccanti dalle caratteristiche come quelle di Klose e Cisse. Reja non nasconde preoccupazioni e fastidio per gli scetticismi della piazza. Sulla terra ritorna anche Mangia, tecnico della ‘nouvelle vague’ che dopo l’esaltante successo contro l’Inter deve incassare un bruciante Ko contro l’Atalanta in quello che per lui, ex Varese, era un derby personale. Non si conoscono le reazioni a questa sconfitta da parte di Zamparini, che peraltro oggi non si è dedicato al calcio, visto che era impegnato in una ‘maratona’ radiofonica, su un’emittente romana, contro i soprusi di Equitalia, ente per contrastare il quale il presidente del Palermo ha fondato “un’associazione per la gente”. Male anche il Bologna, molto deludente contro un Lecce trascinato dai gol della coppia uruguayana Giacomazzi-Grossmuller. La squadra di Bisoli non sembra attrezzata, a livello di ‘rosa’, per reggere il confronto con la massima serie, visto che i Diamanti e Di Vaio (ed Acquafresca se si sveglia) sembrano non bastare. Prima vittoria per il Catania di Montella, ma il Cesena ha avuto molto da ridire sul rigore poi trasformato da Maxi Lopez.

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