Atene a rischio default. Merkel, se crolla euro, crolla Europa. S&P taglia il rating del debito italiano

La Grecia è pronta  a prendere nuove misure di austerity, sotto la pressione di Bce, Unione europea e Fondo monetario, nella speranza di ottenere la sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro. Il rischio default di Atene ha fatto crollare ieri tutte le borse europee.  “La disgregazione dell’euro porterà alla disgregazione dell’Europa”, ha […]

La Grecia è pronta  a prendere nuove misure di austerity, sotto la pressione di Bce, Unione europea e Fondo monetario, nella speranza di ottenere la sesta tranche di aiuti da 8 miliardi di euro. Il rischio default di Atene ha fatto crollare ieri tutte le borse europee.  “La disgregazione dell’euro porterà alla disgregazione dell’Europa”, ha avvertito Angela Merkel.   La leader tedesca ha anche consigliato ai membri della sua coalizione di governo di “pesare molto attentamente le parole per non innervosire i mercati” dell’eurozona.

Standard & Poor ha abbassato il rating sul debito portandolo  da “A+” ad “A”. “La situazione politica e la fragilità della coalizione di governo in Italia limitano la capacità di risposta dello Stato nell’affrontare la crisi, così come la debolezza della crescita economica”, afferma Standard and Poor’s. La nota S&P continua: “La fragile coalizione di governo e le differenze politiche all’interno del Parlamento continueranno probabilmente a limitare l’abilità dell’esecutivo a rispondere con decisione a un contesto macro-economico interno ed esterno difficile.. Per S&P “il tentativo di risposta politica del governo italiano alle recenti pressioni dei mercati suggerisce il prosieguo di una incertezza politica sui mezzi con cui affrontare le sfide economiche dell’Italia”.

In una nota di Palazzo Chigi si legge: “Il governo ha sempre ottenuto la fiducia dal Parlamento, dimostrando così la solidità della propria maggioranza. Le valutazioni di Standard & Poor’s sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche. Vale la pena di ricordare che l’Italia ha varato interventi che puntano al pareggio di bilancio nel 2013 e il governo sta predisponendo misure a favore della crescita, i cui frutti si vedranno nel breve-medio periodo”.

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