L’Aquila, Pezzopane: la Regione deve garantire il sostegno alla Lanterna Magica

“Il silenzio della Regione sulla vicenda della Lanterna Magica è davvero avvilente. L’assessore regionale alla cultura convochi subito un incontro per chiarire la vicenda e garantire il sostegno economico all’Ente”. Lo afferma l’assessore comunale alla cultura Stefania Pezzopane in merito alla messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti dell’Ente. “Qualche giorno fa, dopo aver ricevuto […]

“Il silenzio della Regione sulla vicenda della Lanterna Magica è davvero avvilente. L’assessore regionale alla cultura convochi subito un incontro per chiarire la vicenda e garantire il sostegno economico all’Ente”.

Lo afferma l’assessore comunale alla cultura Stefania Pezzopane in merito alla messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti dell’Ente.

“Qualche giorno fa, dopo aver ricevuto il grido d’allarme del Presidente della Lanterna Magica, ho rivolto un appello agli enti interessanti, affinchè garantissero il contributo economico annuale, per scongiurare la cassa integrazione dei dipendenti e per non mettere a rischio il futuro dell’Ente. Nessuno ha risposto al nostro appello”, commenta l’assessore, che ricorda come il Comune dell’Aquila ha rinnovato il contributo di circa 40mila euro.

“La Regione continua ad essere latitante e a disinteressarsi delle sorti della Lanterna Magica, come di altre realtà culturali. Da anni non assicura più i fondi previsti dalla legge regionale n. 98, con cui si finanziano le attività cinematografiche e audiovisive di realtà regionali.

Ma se proprio la Regione Abruzzo, da cui dovrebbe provenire il contributo economico più importante, non stanzia i fondi e si trincera dietro un silenzio assordante, viene meno la linfa vitale della Lanterna, come di altre associazioni.

Tagliare i fondi equivale a decretare il “de profundis” della Lanterna magica, che si è vista costretta a mettere in cassa integrazione tre dipendenti.

Se continua la politica del silenzio e della latitanza, sarà a rischio l’intera attività dell’Ente e il futuro lavorativo degli altri dipendenti.

Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi.

La Regione batta un colpo se non vuole vedere compromessa l’esistenza di uno degli enti più prestigiosi di questa città”.

 

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