Il CdA di Banca Etica all’Aquila presso la Casa del Volontariato

Il Consiglio di amministrazione di Banca Etica,  per esprimere vicinanza al territorio e lanciare la campagna “Non Con i Miei Soldi” per un uso responsabile del denaro,  si è riunito oggi e  tornerà a riunirsi domani a L’Aquila, presso la Casa del Volontariato. Banca Etica è il primo istituto di credito italiano interamente dedito alla finanza etica […]

Il Consiglio di amministrazione di Banca Etica,  per esprimere vicinanza al territorio e lanciare la campagna “Non Con i Miei Soldi” per un uso responsabile del denaro,  si è riunito oggi e  tornerà a riunirsi domani a L’Aquila, presso la Casa del Volontariato. Banca Etica è il primo istituto di credito italiano interamente dedito alla finanza etica e da tempo lavora in Abruzzo, con una particolare attenzione al capoluogo duramente colpito dal terremoto del 2009. Oggi Banca Etica conta in Abruzzo circa 400 soci che conferiscono una somma di capitale sociale pari a € 205mila. La Banca sta finanziando in Abruzzo progetti di economia civile e solidale per un ammontare complessivo pari a quasi 4 milioni di euro, a fronte di una raccolta di risparmio che nella Regione sfiora i 3 milioni.

In particolare Banca Etica ha contribuito a finanziare la costruzione della nuova Casa del Volontariato dell’Aquila, inaugurata lo scorso 16 luglio, e che vuole offrire al Terzo Settore aquilano uno spazio di incontro, di crescita e di scambio che possa facilitare la crescita del privato sociale, ancora più necessario dopo il sisma.
Presso la Casa del Volontariato è attivo anche lo sportello del “banchiere ambulante” di Banca Etica che offre ai cittadini e alle associazioni abruzzesi un’opportunità in più per scegliere un uso responsabile del denaro. Proprio in questi giorni Banca Etica ha lanciato dal Festival di Internazionale a Ferrara una campagna chiamata “Non con i miei soldi” che mira a risvegliare nei cittadini la coscienza che la crisi si combatte anche dal basso, attraverso le reti capaci di rigenerare fiducia e le scelte degli individui che possono e devono chiedere alle loro banche una maggiore trasparenza circa l’uso del denaro che viene loro affidato e che dovrebbe essere utilizzato per investimenti concerti e capaci di creare un indotto positivo e non per scommesse speculative che mettono a rischio l’economia globale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *