Perilli sull’inaugurazione del resort del campo da golf di Santi di Preturo (AQ)

L’inaugurazione in pompa magna del resort del campo di golf di Santi di Preturo, alla presenza delle massime autorità dello Stato e locali, fa a cazzotti con la realtà del territorio comunale aquilano, dove imperano disagio e precarietà, a tutti i livelli. Sembra che la nostra città sia diventata come una sorta di Stato africano, […]

L’inaugurazione in pompa magna del resort del campo di golf di Santi di Preturo, alla presenza delle massime autorità dello Stato e locali, fa a cazzotti con la realtà del territorio comunale aquilano, dove imperano disagio e precarietà, a tutti i livelli.

Sembra che la nostra città sia diventata come una sorta di Stato africano, dove vengono edificati complessi turistici fantascientifici e dove, a pochi passi, sorgono case provvisorie e vivono persone in condizioni molto difficili.

E’ stata anche l’occasione per sfornare notizie su progetti altisonanti di cabinovie e strutture di spessore per favorire il trasporto e il turismo invernale d’elite. Nel giro di pochi giorni, da autorevoli esponenti del Governo o vicini al Governo abbiamo sentito parlare di cabinovie, di cremagliere che vanno dall’Aquila a Campo Felice, di impianti similari e così via. Il tutto, per una spesa che supererebbe abbondantemente il miliardo di euro. E’ buona prassi di un amministratore dire prima quali sono le risorse a disposizione, e poi sparare ai quattro venti progetti faraonici, che senza una base finanziaria concreta appaiono piuttosto un chiacchiericcio da bar – magari utilizzati unicamente per accentrare maggiormente l’attenzione sul resort appena aperto – che non un programma di sviluppo reale del territorio.

E poi, e lo chiedo al dottor Antonio Cicchetti, che è ‘il padrone di casa’ della struttura di golf di Santi di Preturo – beneficiato da decine di varianti urbanistiche -, piuttosto che tagliare i nastri di alberghi e club riservati, non sarebbe il caso di risolvere i problemi dei senza tetto a causa del sisma, delle case per i terremotati non utilizzate, dei progetti di ricostruzione ancora fermi? E che cosa ci dice Cicchetti sulla restituzione delle tasse, che, senza adeguati correttivi e senza un’ulteriore proroga, metterà in ginocchio decine di migliaia di aquilani? Del resto Cicchetti è all’Aquila come vice commissario per l’emergenza post sisma, e il compenso che riceve dovrebbe fargli rendere conto che i forti disagi che la popolazione aquilana vive ancora, a due anni dal terremoto, meritano attenzioni e risposte che hanno la precedenza rispetto ad alberghi e strutture di divertimento private.

 

Tra gli invitati all’inaugurazione c’era anche l’Arcivescovo Molinari. Dopo gli strali che ci ha lanciato, quando abbiamo fatto emergere la gestione settoriale della casa dello studente che si trova tra Coppito e Preturo, avrebbe potuto cogliere quell’occasione per fare chiarezza proprio su questo argomento e per riconoscere la proprietà pubblica della struttura. Con la conseguente gestione trasparente e non discriminante nell’assegnazione degli alloggi di quella casa dello studente.

 

 

 

 

 

Enrico Perilli

Consigliere comunale dell’Aquila

 


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