Censimento online, sito in tilt

Grande successo per la compilazione online del questionario di censimento della popolazione generale. Gia’ dalle prime ore del mattino sono stati raggiunti picchi di 500mila accessi contemporanei al sito, riferisce l’Istat. Dopo un po, il sito è andato in tilt. L’Istat osserva che “il grande afflusso di utenti ha creato di conseguenza rallentamenti e difficoltà […]

Grande successo per la compilazione online del questionario di censimento della popolazione generale. Gia’ dalle prime ore del mattino sono stati raggiunti picchi di 500mila accessi contemporanei al sito, riferisce l’Istat. Dopo un po, il sito è andato in tilt.

L’Istat osserva che “il grande afflusso di utenti ha creato di conseguenza rallentamenti e difficoltà di accesso. Telecom sta già al lavoro per aumentare la potenza del sistema installato”.

Intanto sono sorte numerose proteste per la difficolta’ di connessione al sito dell’Istat. Su twiter tra i trend italiani c’è il tag #Censimento. Protesta un ex consigliere comunale di Bologna sul funzionamento dell’assistenza, Nicolò Rocco ha commentato “Complimenti vivissimi! Dopo avere sbandierato l’obbligo di compilare il censimento, possibilmente il 9/10 e preferibilmente on line, da bravo cittadino mi sono seduto stamani davanti al computer per compilare on line, il questionario e, dopo un’ora di tentativi di connettermi al sito e aprire il modulo, è comparso un messaggio, chissà perchè in inglese visto che siamo in Italia, che mi dice che il servizio di compilazione on line al momento non è disponibile”

Per consegnare il questionario c’è tempo fino alla fine dell’anno, esattamente entro il 23 dicembre 2011 nei comuni con meno di 20.000 abitanti;
entro il 31 gennaio 2012 nei comuni compresi tra 20.000 e 150mila abitanti;
entro il 29 febbraio 2012 nei comuni maggiori di 150mila abitanti.

La sanzione per mancata consegna (oppure quando il questionario contiene dati volutamente o palesemente errati) va dai 266 euro ai 2.065, l’Istat assicura che la multa scatterà solo in casi estremi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *