I familiari dei disabili gravi tra gli “indignati”

Sabato 15 ottobre a Roma tra le proteste degli “indignati”  i familiari delle persone disabili:  “Una vera democrazia ha bisogno del popolo per governarsi! E noi vogliamo una democrazia reale e la vogliamo ora. Non potranno ignorare la protesta di milioni di persone altrimenti tanto vale prendere atto che la democrazia nel nostro paese è morta […]

Sabato 15 ottobre a Roma tra le proteste degli “indignati”  i familiari delle persone disabili:  “Una vera democrazia ha bisogno del popolo per governarsi! E noi vogliamo una democrazia reale e la vogliamo ora. Non potranno ignorare la protesta di milioni di persone altrimenti tanto vale prendere atto che la democrazia nel nostro paese è morta e sepolta!”. Spiega così Simona Bellini, presidente del Comitato per il prepensionamento dei familiari di persone disabili gravi e gravissime.
Il Comitato per il prepensionamento è attivo da molti anni. Presente sul social network facebook con oltre 3.500 membri, da 17 anni e cinque legislature si è speso infaticabilmente per l’approvazione di una legge che possa sottrarre dal lavoro chi vive nelle pesantissime condizioni di farsi carico quotidianamente delle cure dei familiari con disabilità gravissima. Una legge che sembra non vedere mai la luce, tra rimpalli differenti e intoppi nelle commissioni.

“Tutti vogliamo sapere – continua la Bellini – dove vanno a finire i soldi della collettività e nessuno può avere dubbi cosa i cittadini sceglierebbero – per fare un esempio concreto – tra i privilegi della politica e il sostegno alle situazioni più drammatiche! Per questo non se ne parla mai e quando se ne parla è per comunicare messaggi distorti come quella sui falsi invalidi, infierendo sulla fascia più debole della popolazione composta di disabili veri e come se la falsa disabilità – che ha peraltro numeri assolutamente ridotti – non fosse stata prodotta proprio dallo stato che non ha mai punito in nessun modo chi abusa e chi avvalora tali abusi. La denuncia è quindi fondamentale perché le persone sappiano come vengono attualmente gestite tali situazioni”.

Secondo le stime del Comitato, “la democrazia reale” partirebbe da questi numeri: con 10 miliardi di euro oggi spesi per 629mila auto blu (nel solo 2010) si finanzierebbero i livelli essenziali di assistenza, il Fondo nazionale per la non autosufficienza, la formazione e il collocamento di insegnanti di sostegno in numero adeguato alle necessità e la formazione e l’inserimento di assistenti ad personam; con un miliardo e 350milioni spesi per le missioni militari all’estero prive del sostegno delle Nazioni Unite (Afghanistan ad esempio) si potrebbero finanziare gli ammortizzatori sociali per i lavoratori precari e il Piano nazionale per gli asili nido; con 150 milioni di euro che è il costo dei privilegi pensionistici dei parlamentari italiani (che maturano il vitalizio dopo un’unica legislatura) si potrebbe finanziare il prepensionamento di 10 anni  per chi assiste un disabile gravissimo in famiglia da almeno 18 anni.
L’appuntamento per il ritrovo del Comitato è alle ore 13 in piazza della Repubblica a Roma accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. “Ci riconoscerete dalle carrozzine, dagli striscioni, dai palloncini e dalla caratterizzazione noir del nostro spezzone – anticipa la Bellini. Cerchiamo volontari che ci aiutino a portare gli striscioni e a spingere le carrozzine per poter far partecipare al corteo anche i disabili che lo desiderano. E quindi raggiungeremo piazza San Giovanni per l’assemblea”. (spa)

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