Alemanno, alzando i toni rischio terrorismo

“Non credo che Sacconi abbia riscontri oggettivi altrimenti li avrebbe denunciati. Ma sa che sulle tematiche relative al mondo lavorativo-industriale, se si alza il tono sugli attacchi totali ai diritti dei lavoratori, il rischio di cellule terroristiche impazzite c’e’ sempre. Mi auguro che parta un dialogo per individuare misure giuste”. Cosi’, nel corso di un […]

“Non credo che Sacconi abbia riscontri oggettivi altrimenti li avrebbe denunciati. Ma sa che sulle tematiche relative al mondo lavorativo-industriale, se si alza il tono sugli attacchi totali ai diritti dei lavoratori, il rischio di cellule terroristiche impazzite c’e’ sempre. Mi auguro che parta un dialogo per individuare misure giuste”. Cosi’, nel corso di un suo intervento radiofonico a Gr Parlamento, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha commentato le parole del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sul rischio terrorismo. Le violenze del 15 ottobre a Roma, per esempio, “hanno destato molta impressione perche’ e’ emerso con chiarezza che erano state ben preparate a tavolino- ha chiarito il primo cittadino- Ci siamo trovati di fronte a una violenza non da reazione di piazza ma quasi terroristica. Ancora non siamo al terrorismo, e le parole di Sacconi vanno intese come personali perche’ il ministro era molto amico di Marco Biagi”. “Il governo- ha concluso Alemanno- deve invece stare un po’ piu’ attento alla comunicazione, parlare di liberta’ di licenziare, e non di liberta’ di assumere e di flessibilita’, e’ sempre un messaggio sbagliato. Ma anche i sindacati non alzino troppo il tono”.

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