L’Aquila, fondi Giovanardi: D’Ercole indagato

In una nota inviata agli uffici del sottosegretario Giovanardi, si legge: “Da notizie di stampa si apprende degli ulteriori sviluppi delle indagini relative all’assegnazione dei cosiddetti fondi Giovanardi, delle risorse cioe’ previste dal decreto legge per la ricostruzione post terremoto destinate ad interventi in favore di anziani, bambini e nuclei mamma-bambino da effettuare nel territorio […]

In una nota inviata agli uffici del sottosegretario Giovanardi, si legge:Da notizie di stampa si apprende degli ulteriori sviluppi delle indagini relative all’assegnazione dei cosiddetti fondi Giovanardi, delle risorse cioe’ previste dal decreto legge per la ricostruzione post terremoto destinate ad interventi in favore di anziani, bambini e nuclei mamma-bambino da effettuare nel territorio colpito dal terremoto aquilano dell’aprile 2009″.  Infatti, oggi c’e stato un altro colpo di scena sui fondi Giovanardi’ destinati ad attivita’ sociali per il post terremoto. Monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Aquila, e’ indagato dalla Procura aquilana per i reati di false dichiarazioni e favoreggiamento nell’inchiesta relativa alla tentata truffa messa in atto dalla Fondazione Abruzzo Solidarieta’ e Sviluppo. Monsignor D’Ercole che inizialmente era tra i vertici della Fondazione, e’ accusato dal pm Antonietta Picardi, titolare dell’inchiesta, di aver rilasciato false dichiarazioni nel corso di un interrogatorio e di favoreggiamento per avere messo al corrente il professor Traversi, finito ai domiciliari qualche giorno dopo, che c’era un’inchiesta sulla Fondazione. Oltre a Traversi e Cavaliere, ed ora anche a monsignor D’Ercole, sono indagati l’ex assessore provinciale e regionale Mimmo Srour, il sindaco di San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila), Silvano Cappelli, e il presidente di Eurispes Abruzzo, Nicola Ferrigni.

Il vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, ha così commentato l’avviso di garanzia notificatogli dalla Procura aquilana nell’ambito dell’inchiesta sui cosiddetti Fondi: “Con dispiacere, ho ricevuto ieri un avviso di garanzia nel quale mi si accusa di non aver detto la verita’ al giudice quando sono stato ascoltato come persona informata e di aver comunicato notizie riservate a persona indagata. Posso solo ribadire la mia sincerita’, confermare che ho piena fiducia nella Magistratura e che, pertanto, quando saro’ ascoltato nuovamente avro’ modo di chiarire tutto e di dimostrare la mia perfetta buona fede. Sono grato a tutti coloro che in questo momento mi sono vicini”. 

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