Censis: criminalità in calo, meno denunce

Il  Censis nel 45° Rapporto sulla situazione sociale del Paese presentato questa mattina presso il Cnel a Roma sostiene che calano le denunce e la criminalità è in calo. Secondo l’istituto di ricerca, “negli ultimi tre anni la criminalità in Italia è in calo: si è passati dai 2.933.146 reati denunciati nel 2007 ai 2.621.019 […]

Il  Censis nel 45° Rapporto sulla situazione sociale del Paese presentato questa mattina presso il Cnel a Roma sostiene che calano le denunce e la criminalità è in calo. Secondo l’istituto di ricerca, “negli ultimi tre anni la criminalità in Italia è in calo: si è passati dai 2.933.146 reati denunciati nel 2007 ai 2.621.019 del 2010”. Il dato, che va preso con le pinze, riportato alla popolazione mette in evidenza come il quoziente dei reati denunciati per mille abitanti è più basso rispetto alla media europea, mentre per l’Italia è di 45,1 reati denunciati per mille abitanti, in Europa la media è di 57,1 per mille abitanti. “Resta però alto il sentimento di paura nei contesti urbani di dimensioni maggiori – specifica il rapporto -. In una classifica guidata da Stoccolma, Roma si trova al 21° posto, con il 78,9% della popolazione che si sente tranquilla nella zona in cui vive (tre anni fa la quota era più alta: l’86%). Migliori di quelli di Roma, i dati di Berlino (98,5%), Parigi (93,3%), Londra (91%) e Madrid (90,5%)”. Per il Censis, in Italia il clima sociale è caratterizzato da una “primazia dell’io e la convinzione che le regole abbiano un peso relativo”. Secondo il testo, “l’85,5% degli italiani si arroga il diritto di essere il giudice unico dei propri comportamenti – si legge nel rapporto -, affermando il primato della coscienza individuale. Il 67,6% ritiene che le regole non devono soffocare la libertà personale. Una libertà che può arrivare anche all’utilizzo delle cattive maniere per difendersi da quello che si considera un sopruso (la pensa così il 51,4%). Anche perché, se non ci si fa rispettare, non si riuscirà mai a ottenere il rispetto altrui (secondo il 70,7%). Aumenta così il conflitto. Tra il luglio 2010 e il giugno 2011 si sono svolte 241 manifestazioni di piazza con disordini, il 53,5% in più rispetto all’anno precedente, con un totale di 556 persone ferite, 1.486 denunciati e 100 arrestati”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *