Sarkozy: l’Europa deve essere “riformata”, anzi “rifondata”

Dal palco di Tolone, Sarkozy ha detto: “Tutta l’Europa è più forte quando Francia e Germania sono unite. Il trattato di Maastricht ha dei punti deboli e Francia e Germania stiamo combattendo insieme per un nuovo Trattato europeo”. Sarà rivisto il  Trattato di  Schengen perchè: “Un’europa che applica il principio della libertà di movimento interna e che non […]

Dal palco di Tolone, Sarkozy ha detto: “Tutta l’Europa è più forte quando Francia e Germania sono unite. Il trattato di Maastricht ha dei punti deboli e Francia e Germania stiamo combattendo insieme per un nuovo Trattato europeo”. Sarà rivisto il  Trattato di  Schengen perchè: “Un’europa che applica il principio della libertà di movimento interna e che non controlla le sue frontiere esterne non può durare. Schengen va ripensata”, ha sostenuto Sarkozy.
Sarkozy non lascia adito a dubbi sulla serietà del momento: “l’attuale situazione è estrema, l’Europa rischia di essere spazzata via dalla crisi se non riuscirà a riprendersi”. Poi ha invocato “più disciplina, più solidarietà, più responsabilità”. L’Italia rimane l’anello debole della catena, pur essendo allo stesso tempo un pilastro reggente dell’Unione. Un suo possibile default avrebbe conseguenze distruttive. La mancanza di liquidità italiana porterebbe inevitabilmente all’insolvenzascenario non impossibile anche questo considerato che la pressione dei mercati si è spostata anche sui titoli di breve e media durata, a 2 e 5 anni.

Nel messaggio inviato dalla cancelliera tedesca al convegno su “L’Internazionalismo democratico-cristiano”, organizzato a Roma dall’Istituto Sturzo, dalla Fondazione Adenauer e dal Centro per gli studi europei,  ha affermato che “la sicurezza dal terrorismo, la stabilità economica, la sicurezza sociale e la protezione dell’ambiente potranno essere raggiunti solo attraverso una azione comune a livello mondiale”.  Dopo aver ricordato di essere riusciti ad impedire dopo il 2008 una lunga crisi mondiale dell’economia, grazie alla cooperazione del gruppo dei 20, la Merkel ha infine sottolineato che “noi europei siamo consapevoli della nostra responsabilità per la stabilità dell’economia mondiale e agiamo di conseguenza”.

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