Scompare Leda Colombini un esempio, di correttezza e generosità, per tutti

Con Leda Colombini – storica dirigente Partigiana, più volte consigliere ed assessore regionale del Lazio e deputato del Pci per due legislature – se ne va una combattente onesta e coraggiosa, sempre e soltanto da una da una parte sola: quella della gente che soffre, lavora e s’ impegna per il bene comune. Non credo […]

Con Leda Colombini – storica dirigente Partigiana, più volte consigliere ed assessore regionale del Lazio e deputato del Pci per due legislature – se ne va una combattente onesta e coraggiosa, sempre e soltanto da una da una parte sola: quella della gente che soffre, lavora e s’ impegna per il bene comune. Non credo di esagerare se parlo di un caduto sul lavoro poiché all’età di 82 anni era ancora al suo impegno di volontaria , nel carcere di Regina Coeli a Roma, quale garante dei diritti delle madri detenute con figli fino a tre anni costretti a vivere l’ingiusta ed aberrante situazione di reclusi fin dalla nascita. Lei è caduta, in seguito ad un malore che l’ha colpita intenta ad occuparsi dei “suoi” detenuti, grandi e piccoli. Se n’è andata in punta di piedi nella bontà e nella semplicità in cui era sempre vissuta. Donna di lungimirante intelligenza, dalle grandi possibilità culturali ed umane era una di quelle dirigenti formatesi nel PCI in Emilia Romagna: terra di contadini e braccianti dove anche le donne lottavano con i Partigiani per liberare il Paese dalla pazzia nazifascista. Sua maestra esempio e modello di vita fu Nilde Iotti, altra grande donna che ha fatto la storia dell’Italia del dopoguerra, conosciuta per la comune militanza nell’UDI ( Unione Donne Italiane ) La sua presenza – per quanto io la ricordi, nelle sezioni del Pci precedentemente, ed oggi nei Circoli del Pd e nelle tante associazioni del volontariato – trasmetteva un senso di ottimismo ed umanità che si toccava con mano. Insomma una donna che merita di entrare a tutti gli effetti nella storia del Paese per la forza della sua umiltà e la capacità di rapportarsi e lavorare nell’interesse degli ultimi , dei poveri , dei diseredati: quelli che non hanno nulla ed ai quali si nega anche la tranquillità del nulla. Sono coloro che il Manzoni, dopo la conversione religiosa,definiva le pupille di Dio. Nel Lazio ha lasciato un enorme, indelebile, segno di civiltà, in qualità di Assessore ai servizi sociali con la legge sui consultori,che si sta tentando di stravolgere, e quella ancor più importante sugli asili nido in quanto ha permesso al mondo femminile di dedicarsi al lavoro fuori casa ed ha contribuito, senza risparmio di energie, alla prima riforma sanitaria regionale. Eccelso il suo impegno come presidente dell’associazione “ A Roma, insieme “. In tale veste raccomandava costantemente la correzione della legge a tutela delle madri detenute con figli onde evitare di darle interpretazioni restrittive che potevano arrivare a ledere i diritti dei bambini. Un affascinante e straordinario percorso di vita il suo, raccontato lo scorso anno in un libro “ Storia di Leda “ Insomma una figlia del popolo che ha dedicato la propria esistenza ai nobili ideali di libertà, uguaglianza e giustizia sentimenti, che oggi nell’era e nella mentalità per cui con i soldi compri tutto, potrebbero apparire anacronistici e desueti, ma non è così! I grandi della storia, i padri fondatori della Repubblica da Einaudi a Pertini, da Ciampi a Napolitano ci hanno insegnato che i veri valori fondanti, della democrazia e della vita sono l’umiltà, la coesione sociale, l’amicizia tra i popoli, il rispetto. E queste sono state le linee guida di un trascorso di vita coerente ed operoso che hanno segnato l’impegno e l’indimenticabile lavoro di una donna straordinaria che si è battuta da sempre, con energia e passione, per la tutela e la difesa degli ultimi della terra: Leda Colombini. Desidero concludere questo articolo – che tanto mi prende avendo conosciuta Leda fin dagli albori della mia militanza politica e nutrendo di lei un bellissimo ricordo – con una dichiarazione di un comune amico, l’On. Roberto Morassut Deputato romano del Pd. La notizia della scomparsa di Leda Colombini ci addolora profondamente “Leda Colombini – prosegue Morassut – è stata una figura nobile: dirigente comunista e democratica, consigliere regionale e parlamentare, ha attraversato la storia di Roma per oltre 50 anni. Ha speso la sua vita per la solidarietà sociale, per le persone più deboli e per i più poveri. Ancora negli ultimi tempi, nonostante l’età avanzata, si dedicava agli altri, in particolare all’infanzia e ai bambini più sfortunati”. “Ad Umberto Marroni, capogruppo PD in Campidoglio e ad Angiolo Marroni, anch’egli figura storica del movimento democratico e riformista della nostra regione un’abbraccio fraterno e commosso”. Non rimane che rivolgere le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari ed a lei un…Ciao Leda!

Nando Giammarini

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