“Rapporto Greenitaly” di Unioncamere: sempre più green il futuro del lavoro

I dati del “Rapporto Greenitaly” di Unioncamere, presentato in anteprima a Job&Orienta, dimostrano che il mondo del lavoro da qui in avanti sarà sempre più green. Secondo le stime, il 38% delle assunzioni previste dalle aziende per il 2011 riguarda figure professionali legate alla sostenibilità: sono 227mila su circa 600mila totali, di cui circa la […]

I dati del “Rapporto Greenitaly” di Unioncamere, presentato in anteprima a Job&Orienta, dimostrano che il mondo del lavoro da qui in avanti sarà sempre più green. Secondo le stime, il 38% delle assunzioni previste dalle aziende per il 2011 riguarda figure professionali legate alla sostenibilità: sono 227mila su circa 600mila totali, di cui circa la metà, (97.600) legate alle “professioni verdi” in senso stretto, nei settori delle energie rinnovabili, della gestione delle acque e rifiuti, della tutela dell’ambiente, della mobilità ed edilizia sostenibile.

Eppure, nonostante questa domanda potenziale, l’offerta di professionisti resta scarsa: le imprese lamentano la difficoltà a reperire il 30,3% dei green jobs in senso stretto e il 28,1% delle figure riconducibili alla green economy. Tanto che circa il 15% del fabbisogno rischia di rimanere insoddisfatto. Per rimediare a questo gap il mondo accademico si è già attivato: sono 193 corsi di laurea attivati in 54 atenei, di cui oltre un terzo al Sud, dove anche la domanda è più alta. Inoltre, nel periodo 2002-2010 sono stati istituiti 91 dottorati di ricerca e, su 59 istituti tecnici superiori, 17 riguardano l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile.

Sul fronte delle imprese, il 23,9% (circa 370mila aziende) tra il 2008 e il 2011 ha investito o investirà in tecnologie e prodotti green. Il maggior fabbisogno di professionisti si concentra nel settore delle costruzioni (oltre il 70% delle assunzioni programmate) e nelle piccole-medie imprese. Le professioni più richieste sono solo in parte nuove: le più gettonate sono l’auditor esperto in emissioni di gas serra in atmosfera, il tecnico superiore per industrializzazione, qualità e sostenibilità dell’industria del mobile, lo statistico ambientale, l’operatore marketing delle produzioni agroalimentari biologiche, il risk manager ambientale, l’ingegnere dell’emergenza, il progettista di architetture sostenibili e l’esperto del ciclo di vita dei prodotti industriali. Quando domanda e offerta si incontrano è difficile che si separino in seguito: le imprese ecocompatibilmente orientate tendono a consolidare il rapporto di lavoro, formalizzando contratti a tempo indeterminato in misura molto maggiore rispetto ad aziende non “eco” (48% contro 43%) (gig)

Una risposta a ““Rapporto Greenitaly” di Unioncamere: sempre più green il futuro del lavoro”

  1. valeriaf ha detto:

    Bello che ci sia tanta attenzione per l’ambiente e che si sorgano tante iniziative di sviluppo sostenibile…a favore dell’ambiente, nell’ultimo periodo, è nato anche il carpooling (condivisione dell’auto su tragitti comuni)
    Io utilizzo il sito http://www.avacar.it e sono contenta, nel mio piccolo, di contribuire alla tutela dell’aria che respiriamo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *