Uccide due senegalesi: rivolta a Firenze

Fa strage di senegalesi e poi si spara con una 357 Magnum nel garage del parcheggio. E’ successo questa mattina a Firenze, dove Gianluca Casseri, 50 anni, ha aperto il fuoco al mercato di piazza Dalmazia, alla periferia nord della città. Poi nel pomeriggio ha sparato al mercato di San Lorenzo. A cadere in terra […]

Fa strage di senegalesi e poi si spara con una 357 Magnum nel garage del parcheggio. E’ successo questa mattina a Firenze, dove Gianluca Casseri, 50 anni, ha aperto il fuoco al mercato di piazza Dalmazia, alla periferia nord della città. Poi nel pomeriggio ha sparato al mercato di San Lorenzo. A cadere in terra senza vita sono stati due venditori ambulanti senegalesi. Un terzo immigrato è molto grave. Un fatto che ha scatenato la reazione di molti connazionali. In questo momento la città vive attimi di grandissima tensione. Se infatti subito dopo l’accaduto la commozione ha avuto il sopravvento (molti quelli che piangevano e ricordavano i ragazzi morti come bravissime persone, religiose, pacifiche), adesso è l’ora della rabbia.

Circa 250 senegalesi hanno dato vita a un corteo dal luogo dell’omicidio alla prefettura (circa 2 km), passando davanti alla stazione. In tanti hanno gridato “maledetti italiani!”, oppure “Italia razzista”. In molti hanno bloccato il traffico. E nel corso dello spostamento se la sono presa con tutto ciò che capitava a tiro: motorini buttati a terra a calci, cestini dell’immondizia, segnaletica stradale. Qualcuno urla “giustizia”, altri che “quello che è successo “è una vergogna per l’Italia”. I poliziotti sono pochi e rischiano di perdere il controllo della situazione. Le frange più scalmanate rischiano di far degenerare la situazione, altri cercano invece di calmarli. Il clima resta comunque molto teso, con blocco dei viali di circonvallazioni. Tanti i senegalesi sono in lacrime e piangono. Al momento il corteo si è fermato. Tanti quelli che urlano: “Siamo qui per lavorare, siamo tutti onesti”. Intanto gli autobus sono fermi e la città è praticamente bloccata.

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